RUSSIA. Da Ottobre Rosso a Belgorod: i sottomarini di Putin

1793

I sottomarini sono per Mosca di importanza cruciale, visto il loro dispiegamento nelle acque degli Oceani Artico, Atlantico e Pacifico, per garantire una risposta strategica in caso di attacco. Due classi di sottomarini russi, il Belgorod e il Khabarovsk, si distinguono nell’ambito dei ricercatori come i più enigmatici e misteriosi.

La Russia, riporta Sputnik, sta costruendo contemporaneamente sei classi distinte di sottomarini, che rappresentano la più grande modernizzazione dai tempi della guerra fredda. 

Il sottomarino per missioni speciali di classe Belgorod, che porta il nuovo siluro drone a propulsione nucleare Poseidon, che funge contemporaneamente da nave spia per missioni speciali e da piattaforma per il Poseidon.

I test del Poseidon a bordo della Belgorod sarebbero proseguiti fino alla fine del 2021. Il Belgorod, o K-329, è stato messo in acqua e convertito alle missioni speciali nel 2019. Con i suoi 184 metri di lunghezza, il vascello è destinato a diventare il sottomarino più lungo del mondo, anche più grande del gigantesco sottomarino missilistico strategico sovietico di classe Project 941 Akula. Se tutto va secondo i piani, il Belgorod dovrebbe entrare in Marina a settembre 2020. 

Altro mezzo è il sottomarino missilistico strategico di classe Khabarovsk: oltre alla sua capacità di trasportare sei siluri strategici Poseidon, e altro non si sa di questo mezzo. Il progetto 09851 Khabarovsk dovrebbe essere lanciato alla fine del mese. Costruito nei cantieri navali russi di Sevmash nel 2014, è una variante fortemente modificata della classe Borei, sottomarini balistici, modificata per essere più piccola e per trasportare diversi armamenti; la Marina russa prevede di costruirne quattro.

Il Knyaz Vladimir, il primo Borei-A aggiornato (Progetto 955A) ad essere consegnato alla Marina Militare è un altro sottomarino strategico che dovrebbe essere in grado di trasportare fino a 16 Icbm Bulava. Si prevede che costituiranno la spina dorsale del futuro deterrente nucleare marino della Russia. Altri sei sottomarini di classe Borei-A sono stati progettati e dovrebbero entrare in servizio nei prossimi anni. 

Il sottomarino classe Yasen-M, poi trasporta i missili Kalibr per l’attacco terrestre, il missile supersonico antinave Oniks e il missile ipersonico antinave Zircon. La Marina russa ha un’imbarcazione di classe Yasen già schierata (il K-560 Severodvinsk), mentre il Kazan è in fase di sperimentazione in mare e il Novosibirsk è in acqua. Altre quattro imbarcazioni della classe Yasen-M sono in costruzione, mentre altre due sono state varate il mese scorso. 

Andando alla classe Lada, sottomarino d’attacco diesel-elettrico di quarta generazione progettato dal Rubin Design Bureau e armato di siluri anti-nave, ma anche di missili da crociera Kalibr. Questi sottomarini sono progettati specificamente per difendere le basi navali, le acque costiere e le rotte marittime. Un sottomarino di classe Lada è stato commissionato nel 2010, mentre altri due saranno dispiegati tra la fine del 2020 e la fine del 2021. Altri due sono nei Cantieri navali dell’Ammiragliato di San Pietroburgo. 

Non meno importante, c’è la migliorata “classe Kilo”, conosciuta in Russia come Progetto 636.3 Varshavyanka, un’altra classe diesel-elettrica di imbarcazioni con capacità di attacco terrestre antinave e Kalibr. La Russia ha sette delle imbarcazioni in funzione, con altre cinque da mettere in servizio tra la fine del 2020 e il 2022. Inoltre, la versione leggermente semplificata del sottomarino Project 636 è stata esportata in Algeria, Cina e Vietnam. 

Anna Lotti