Russi e Francesi si contendono la costruzione del primo reattore nucleare in Giordania

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Riparte la corsa al nucleare della Giordania: francesi e russi si contendono l’appalto a riferirlo l’agenzia atomica per l’energia Jordan Atomic Energy Commission, JAEC.

Le offerte sono state talmente alettanti che la Giordania ha avviato negoziati sia con le imprese francesi che con quelle russe, a riferirlo domenica scorsa un funzionario del governo giordano. Amman sta andando avanti dunque con i colloqui paralleli sia con la società russa di proprietà statale export Atomstroy che con il consorzio che comprende la società francese AREVA e la giapponese Mitsubishi Heavy Industries. In ballo c’è l’appalto per la costruzione di due reattori da 1.100 megawatt, a dara la notizia delle trattative parallele la stessa JAEC Presiduta da Khaled Toukan: «L’attrattiva delle due offerte ha fatto sì che abbiamo deciso di estendere il riesame di entrambe le offerte, ha detto Toukan al The Jordan Times. Secondo Toukan la negoziazione con le due imprese andrà avanti per circa nove mesi prima di selezionare il fornitore finale. L’anno scorso la JAEC ha ristretto un elenco di fornitori potenziali a tre aziende selezionate: Atomstroy esportazione, il consorzio franco-giapponese e AECL Canada. AREVA ha già effettuato esplorazioni sulle riserve di uranio nella regione centrale indicando la presenza di fino a 20.000 tonnellate del minerale. Nel caso in cui l’estrazione si dimostrasse fattibile, l’impresa ha previsto l’apertura delle miniere di uranio già nel 2015. I funzionari dell’agenzia energia atomica JAEC sostengono che l’energia nucleare la chiave per dare al paese piena autonomia in materia energetica eliminando così gli elevati costi dell’acquisto da fornitori esteri.