Rupie al macero

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di Antonio Albanese INDIA – Nuova Delhi 10/11/2016. L’India ha messo fuori corso 22 miliardi di banconote: 16,6 miliardi di banconote in pezzi da 500 rupie e 6,6 miliardi di rupie in pezzi da 1000 dalla mezzanotte del 8 novembre.
Il primo ministro Narendra Modi ha annunciato questa misura in un annuncio televisivo che ha scosso la nazione, ma che è stata poi salutata per la chiara intenzione di voler far emergere fondi neri, monete false nella speranza di tagliare le radici del finanziamento del terrorismo. Il governo Modi, riporta Sarkaritiel, ha dimostrato la sua determinazione a voler paralizzare l’economia parallela che secondo alcuni economisti vale più di un trilione valori.

La Reserve Bank of India, andrà a sostituire le vecchie banconote da 500 con una di nuova concezione con più funzioni di sicurezza che visualizza lo storico Forte Rosso sul verso, mantenendo sul recto l’immagine di Mahathma Gandhi.
Quella da 1000 è stata sostituita da una più grande da 2000 che avrà il satellite Mangal Yatra sul rovescio della medaglia mantenendo l’immagine del Mahathma Gandhi e dei suoi occhiali cerchiati di corno in una fascia bianca.

Anche se il presidente Pranab Mukherjee ha lodato lo sforzo del governo e ha chiesto alla gente di non farsi prendere dal panico, ma di seguire le istruzioni del governo nel far rientrare le vecchie banconote nelle banche, l’apprensione era alle stelle.
Modi ha detto che i possessori delle banconote da 500 e 1000 rupie potranno depositarle sui propri conti bancari e postali dal 10 novembre fino al 30 dicembre. Nel periodo di transizione, continueranno a funzionare regolarmente le carte di debito e le transazioni elettroniche.

Non ci sono restrizioni sulle transazioni con internet banking, in contanti, e con assegno bancario. Ai bancomat non sarà possibile prelevare più di 10000 rupie al giorno; le persone che possiedono le vecchie banconote da 500 o 1000 dopo il 30 dicembre, il periodo di tolleranza sarà di 50 giorni per cedere le banconote fuoricorso alla Reserve Bank of India, con una dichiarazione fino al 31 marzo 2017.