Roma 2040. Segnali dal futuro

204

ITALIA – Rroma 31/12/2015. 2040. Roma è -di nuovo, a distanza di due millenni – la capitale culturale del mondo.

Gli ultimi 25 anni hanno visto in effetti una vera e propria rivoluzione in Italia, che si classifica prima Nazione europea per qualità della vita.
Alcune delle riforme strutturali del Paese, che hanno visto maggioranza e opposizione battersi sui dettagli, ma non sulla strategia di fondo, hanno portato alla valorizzazione della più grande risorsa disponibile sul territorio italiano: il patrimonio di conoscenze e di beni artistici che ci circondano.
L’esempio più eclatante e realmente tangibile di questo cambiamento è costituito dalla metropolitana di Roma, l’opera sotterranea più imponente che sia mai stata realizzata, anche a confronto di Londra e Parigi.
La gara internazionale bandita nel 2016, ha visto le migliori università del mondo candidarsi per la progettazione di ben venti linee, che dal grande raccordo anulare (e ferroviario) si dirigono verso il centro “a raggera” e che a loro volta sono intersecate da ulteriori cerchi concentrici.
La fase esecutiva ha impegnato più di 1500 società che da ogni parte del pianeta hanno dislocato i loro migliori operai a Roma (quasi dieci milioni in 15 anni), che insieme agli italiani hanno realizzato qualcosa che solo nel 2015 era impensabile: il più grande museo sotterraneo del mondo.
Al di sotto delle abitazioni dei cittadini romani hanno preso vita le diverse epoche della città.
Ed è così che ci si può spostare dalle terme alle catacombe, con poche fermate, semplicemente prendendo la linea blu (la numero tre), passando da un quartiere all’altro. Nei tunnel di Villa Borghese si possono ammirare reperti rarissimi, osservare esempi di un’architettura realizzata con strumenti lontani nel tempo, eppure così efficaci, in ogni ambito. Ed ogni fermata è ricca di elementi, di eventi, di mosaici, di arte “pop” alternata ad oggetti antichi, in un continuum culturale che attraversa -di fatto- l’intera storia dell’uomo.
Migliaia di posti di lavoro. Una città multietnica, che ha visto il passaggio di tante culture, per la realizzazione di un’opera che rappresenta, in qualche modo, il livello massimo di competenze su scala mondiale in termini di trasporti.
2040. Roma