Tra razzi e risoluzioni ONU

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ITALIA – Roma 12/07/2104. Una bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, preparato dagli Stati arabi, chiede la fine immediata della guerra in corso a Gaza e un maggiore impegno internazionale per risolvere un conflitto mai realmente spento tra israeliani e palestinesi.

Il documento esprime grave preoccupazione per l’escalation di violenza e il deterioramento della situazione nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, a causa delle operazioni dell’esercito israeliano contro la Striscia di Gaza. Il progetto di risoluzione sottolinea l’urgenza di un immediato cessate il fuoco duraturo e pienamente rispettato, invita tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare il diritto umanitario internazionale ed esorta ad astenersi da azioni e misure che potrebbero destabilizzare ulteriormente la situazione.
Intanto i bombardamenti israeliani non si fermano e Netanyahu in una dichiarazione televisiva della giornata di ieri ha dichiarato: «Finora la battaglia sta procedendo come previsto, possiamo aspettarci ulteriori fasi in futuro. Fino ad ora, abbiamo colpito Hamas e le organizzazioni terroristiche e se la battaglia continua aumenteremo gli attacchi contro di loro». In vista delle prossime mosse il governo israeliano ha approvato il dispiegamento di 40mila uomini sul confine della Striscia per un possibile attacco. Secondo fonti della sicurezza palestinese, gli aerei da guerra israeliani avrebbero condotto più di 770 attacchi contro Gaza, con relativa risposta di lancio di razzi contro il territorio israeliano.
Nel frattempo il capo dell’ufficio politico di Hamas, Kaled Meshaal, ha invitato tutti i gruppi della resistenza palestinese a difendersi dalla crescente pressione israeliana e da una possibile operazione di terra nella Striscia di Gaza. Parlando da Doha, in Qatar, dove risiede, Meshaal ha detto che stava rifiutando le prospettive di un cessate il fuoco, perché «il popolo palestinese ha il diritto di resistere e difendersi. L’Occidente vuole un cessate il fuoco. Prima Netanyahu dovrebbe cessare la sua aggressione, fermare la costruzione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania e Gerusalemme, smettere di arrestare i palestinesi e mettere fine all’occupazione», ha poi aggiunto «Abbiamo vinto due guerre prima, perché Dio è con noi. Anche se dobbiamo farlo da soli, noi difenderemo la nostra terra. Non stiamo facendo minacce, ma abbiamo diritto all’autodifesa». Intanto il braccio armato di Hamas ha dichiarato che intende lanciare razzi dalla Striscia di Gaza sull’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv e ha avvertito le compagnie aeree di non volare sui cieli israeliani. L’aeroporto è rimasto operativo, da quando Israele ha iniziato un’offensiva aerea, e le compagnie aeree internazionali hanno continuato a volare, nonostante i razzi che vengono lanciati sulla città e intercettati dal sistema di difesa missilistico Iron Dome.