Rischio default in Burundi

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BURUNDI – La situazione politica ed economica in Burundi mantiene un elevato tasso di criticità.Economicamente il Paese rimane uno dei più poveri dell’Africa centrale, con un Pil annuale pro capite di 180 dollari e con circa 80% della popolazione al di sotto della soglia di povertà. Secondo il dato dell’indicatore di sviluppo umano (0,282) il Paese sarebbe al 166esimo posto al mondo (su 168).

Ciò che preoccupa maggiormente è la situazione politica all’interno del Paese. Le elezioni presidenziali e legislative del giugno 2010 dovevano rappresentare la svolta per il Burundi, indirizzandolo verso una normalizzazione lungo il processo di pacificazione e democratizzazione. Di fatto, il processo elettorale è diventato fonte di ulteriori momenti di crisi. Il presidente Nkurunziza sembra non riuscire a risolvere l’impasse politica e etnica di fronte alla quale si trova e il pugno di ferro che sta usando assomiglia sempre di più ad un passo verso la crisi.

Due eventi in particolare gettano ombre sul futuro del Paese . In primo luogo, l’omicidio nel giugno scorso dell’ex capo dei servizi, Jean-Petit Nduwimana, arrestato e ucciso nel vicino Congo dopo che era passato dall’attuale partito al potere all’opposizione armata delle Forces pour la Restauration de  la Démocratie – FRD (Abanyagihugu). Poi, l’attentato avvenuto a metà settembre scorso nella città di Gatumba (circa 15 km a nord ovest da Bujumbura) nel quale sono rimaste uccise circa 30 persone, più o meno legate al partito del governo.

Nonostante le difficoltà politiche ed economiche, il governo ha depositato presso le istituzioni del Commonwealth britannico la propria candidatura. La decisione del governo di Bujumbura si colloca poco tempo dopo che il presidente del Gabon, Ali Bongo,  aveva annunciato la decisione di voler fare dell’inglese la seconda lingua ufficiale del Paese dopo il francese. Peraltro, il processo di anglicizzazione del Paese è già in corso in Burundi. Nel 2009, il vicino Rwanda era stato accettato quale 54esimo membro del Commonwealth ricevendone molti benefici sia in termini economici che politici. La speranza del governo di Bujumbura è che avvenga un effetto positivo di spillover nel Paese.

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