Se Israele perde appeal

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ITALIA – Roma 02/07/2014. Troppi particolari riguardanti l’internazionale perdita di appeal nei confronti di Israele lasciano il campo a speculazioni, dubbi e perché no, alla paranoia.

Campagne come BDS , considerata da Netanyahu una «minaccia strategica» o l’iscrizione nella lista nera delle società israeliane come Africa Israel Investments e Danya Cebus da parte del fondo sovrano norvegese, il più importante al mondo, quello con un portafoglio di 629 mld di euro, ma anche il ritiro degli investimenti olandesi (Pggm) e l’adozione, a febbraio 2014, dell’American Studies Association di una risoluzione che di fatto porta alla rottura dei rapporti con le università israeliane vanno ad aggiungersi al fallimento, o forse potremmo parlare di boicottaggio, l’ennesimo, di quei negoziati che cercavano di restringere il raggio d’azione del governo israeliano, che si ostina a rifiutare qualsiasi concessione, arretramento e demilitarizzazione nei territori del futuro Stato palestinese. Alain Gresh e Julien Salingue, con due bellissime pagine di giornalismo e analisi su ” Le Diplo”, nell’edizione di giugno, quindi precedente al ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani (ennesima vergogna e inquietante assassinio), a mio avviso, forniscono elementi utilissimi di riflessione e approfondimento che invito a prendere in considerazione a chiunque si interessi alla politica estera, magari anche per pura e semplice curiosità. A questo proposito andrebbero valutati anche gli sviluppi mediatici del caso “SodaStream”, la sospensione di alcune forniture di sottomarini nucleari da parte della Germania, o il dibattito interno all’Unione europea che starebbe pensando di mettere in atto alcune sanzioni nei confronti di Israele.

Intanto nel ghetto ebraico di Roma, In Via del Tempio, si abbassano le serrande per un ora in segno di lutto. La Trattoria di Giggetto, il negozio di Franco e Cristina e il Centro di Cultura ebraica vi lasciano appeso un volantino con la faccia dei tre ragazzi uccisi e l’ hashtag, #justice4ourboys (Eyal Yifrah, 19 anni, Gil-Ad Shayer e Naftali Yaakov Frenkel, entrambi sedicenni).

Nel messaggio in cui esprimono il loro sentimento di lutto c’e’ già anche la sentenza: la firma degli assassini è quella di Hamas, lo diceva ieri sera anche il TG1.