REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO. 88 morti per Ebola

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Ritorna la paura per le morti da virus Ebola in Repubblica Democratica del Congo. Giovedì il ministro per la Sanità ha parlato di 88 vittime e 129 i casi seguiti. A preoccupare che tra i morti due sono di Butembo, fulcro del commercio nella RDC con i paesi vicini come l’Uganda, e conta un milione di persone e se il virus si diffonderebbe sarebbe una vera propria strage ma il Ministro minimizza.

I primi casi confermati a Butembo sono stati una donna e uno del personale medico che la stava curando, ha aggiunto.

La donna è morta martedì fuggita da Beni, un’altra zona colpita a 50 km da Butembo, dove «ha rifiutato di cooperare con le autorità sanitarie dopo essersi ammalata». Il 6 settembre il ministro della salute congolese Oly Ilunga Kalenga ha visitato Butembo.

L’attuale focolaio è il decimo a colpire la Repubblica Democratica del Congo dal 1976, quando la malattia è stata identificata per la prima volta e prende il nome da un fiume nel nord del paese.

«In totale ci sono 129 casi e attualmente si contano 88 morti. Di questi 88 decessi, 31 sono probabili morti storiche (nota: prima dello scoppio dell’epidemia del 1° agosto) e 57 casi confermati di morti», ha detto alla stampa prima di partire per Butembo. Il bilancio potrebbe salire a 89 morti alla fine della giornata, ha detto il ministro Oly Ilunga Kalenga.

Per il ministro, osserviamo «la seconda ondata di casi, che sono probabilmente già casi in incubazione nel momento in cui abbiamo iniziato la risposta (all’inizio di agosto)».

«Questa seconda ondata riguarda persone che erano sfuggite alla sorveglianza della prima ondata, a persone che resistevano ai nostri messaggi. Penso che siano stati identificati i focolai di resistenza», ha aggiunto.

Le autorità si sono incontrate di nuovo con i residenti di un distretto di Beni che hanno mostrato resistenza alle misure di prevenzione dell’Ebola.

La preoccupazione è cresciuta durante l’epidemia precedente all’altra estremità della RDC nella provincia di Equateur quando un caso è stato segnalato nella capitale regionale Mbandaka, anch’essa un importante centro commerciale di circa uno milioni di abitanti.

Questo nuovo focolaio non ha aumentato la diffusione del virus. La fine dell’epidemia era stata dichiarata il 24 luglio, con un totale di  33 morti.

Tommaso dal Passo