Recupero dei giovani con l’arte del restauro

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di Maddalena Ingrao  BOLIVIA – Sucre  27/11/2016. La parte più antica della capitale boliviana, Sucre, quella coloniale spagnola, è in restauro grazie al lavoro di gruppi di giovani a rischio cui è stato insegnato a preservare l’architettura coloniale della città.

Il liceo Zudañez, la Casa delle Libertà, la Cattedrale Metropolitana e altri edifici coloniali di Sucre, che nel 1991 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità, sono alcune delle strutture in cui gli studenti del Sucre workshop School stanno intervenendo.

L’iniziativa di creare un centro di formazione per esperti di restauro è sorto nel 1992 nel quadro del 500° anniversario della scoperta delle Americhe, il direttore dell’istituzione, riporta Efe, quando le autorità hanno deciso di trasferire qui il modello delle scuole laboratorio sviluppate in Spagna per promuovere l’integrazione sociale e il lavoro per i giovani a rischio di emarginazione nel contribuire a ripristinare il patrimonio culturale.
Dopo la chiusura, diversi anni fa, di una scuola simile a Potosi, altra città boliviana con architettura coloniale, quella di Sucre è oggi la più antica in Bolivia e da quando ha aperto nel 1998, vi sono passati circa 500 studenti.
La formazione è biennale ed è pensata per i giovani tra i 16 e i 24 anni provenienti da famiglie a reddito molto basso, disoccupati. La scuola dispone di cinque gruppi di lavoro, ognuno con 15 studenti che imparano muratura, carpenteria e installazione sia in legno che metallo, elettricità e servizi igienici.

Il motto della scuola è “Imparare durante il lavoro”: gli studenti passano il 30 per cento del loro tempo sulla teoria e il 70 per cento sulla pratica, lavorando su modelli in scala e poi, quando hanno acquisito abbastanza abilità, possono partecipare ai lavori appaltati dal Comune, dal governo provinciale di Chuquisaca o dalla Chiesa cattolica.

Nel 2012, il Ministero dell’Istruzione boliviana ha riconosciuto la formazione fornita e ha autorizzato la concessione di certificati agli studenti.

La scuola ha iniziato ad operare con l’80 per cento del suo finanziamento fornito dalla Spagna e il 20 per cento dalle autorità locali; ora ha solo il 30 per cento dalla Spagna, e il 60 per cento dal governo di Sucre e il 10 per cento da parte del governo della provincia di Chuquisaca.