Pyongyang è in stato di guerra con Seoul

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COREA DEL NORD – Pyonyang. La Corea del Nord ha annunciato il 30 marzo di essere entrata in “stato di guerra” con la Corea del Sud.  Seoul ha però considerato quest’annuncio come propaganda e sfoggio di retorica.

Le due Coree sono, infatti, tecnicamente in stato di guerra da sessant’anni dopo un armistizio che ha concluso il conflitto svoltosi tra il 1950 e il 1953. 

«Da questo momento in poi, i rapporti Nord-Sud saranno regolati dallo stato di guerra e tutte le questioni tra il Nord e il Sud saranno trattate di conseguenza» ha battuto l’agenzia di Stato nordcoreana Kcna, la mattina del 30 marzo.

Secondo quanto riportato da Kcna, la dichiarazione è stata rilasciata congiuntamente dal governo del Nord dal partito di governo e da altre organizzazioni.

Non c’era però alcun segno di attività insolita tra le forze armate del nord o qualcosa che potesse suggerire un imminente aggressione. La Corea del Nord ha minacciato di attaccare il Sud e le basi militari statunitensi quotidianamente.

Ma il Nord ha mantenuto in funzione una zona industriale congiunta con il sud. La zona di Kaesong, infatti, è fonte di valuta pregiata per lo Stato impoverito e centinaia di lavoratori della Corea del Sud e veicoli entrano tutti i giorni dopo aver attraversato il confine pesantemente armato.

Il leader nordcoreano Kim Jong-un il 29 marzo ha firmato l’ordine di mettere le unità missilistiche del Paese in preallarme, dopo che due jet stealth Usa hanno sorvolato il Paese in una rara dimostrazione di forza.

Gli Stati Uniti hanno dichiarato che i bombardieri B-2 hanno sorvolato la Corea del Nord per rassicurare la Corea del Sud e il Giappone, e per cercare di spingere Pyongyang a tornare al dialogo.