Prestiti nipponici per i porti russi

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di Graziella Giangiulio  GIAPPONE – Tokyo 24/10/2016. Il Giappone fornirà circa 4 miliardi di yen, corrispondenti a 39 milioni di dollari, in prestiti alla banca russa Sberbank entro la fine dell’anno. I prestiti saranno usati per la costruzione in un porto nell’Estremo Oriente russo. Secondo quanto riporta Kyodo, il prestito, da fornire attraverso la statale Banca nipponica per la cooperazione internazionale (Jbic), farebbe parte degli sforzi per far progredire i colloqui sui Territori del Nord / Curili del Sud prima della visita del presidente Vladimir Putin in Giappone a dicembre 2016.

È un evento raro che la Jbic fornisca prestiti senza partner bancari del settore privato; Sberbank, la più grande banca della Russia, estenderà i prestiti a una società che gestisce il porto di Vostochny per finanziare la costruzione di impianti per la movimentazione di carbone. Il porto ha in programma di espandere la propria capacità annua di trasporto di carbone arrivando a 39 milioni di tonnellate dagli attuali 21 milioni di tonnellate entro la fine del 2025.

Il sostegno finanziario è legato al piano proposto dal primo ministro Shinzo Abe nel corso delle discussioni economiche bilaterali con Putin avvenute a maggio.

Gli Stati Uniti e paesi europei hanno di fatto vietato la concessione di prestiti ad alcune società e istituzioni finanziarie russe, tra cui Sberbank, in seguito alle sanzioni imposte dopo l’annessione della Crimea nel 2014. Anche se alle banche giapponesi è fatto divieto di comprare debito russo, i prestiti in yen non sono vietati dalle sanzioni.