Forza Silvio, l’inno alla sopravvivenza dell’Italia

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ITALIA – Roma. Lui, Silvio Berlusconi, scende nell’arena della politica con la sua faccia, lo ha sempre sfatto, catalizzatore di voti perché piace, populista, grande scommettitore. Piace alle mamme fa invidia ai mariti e padri perché ha fidanzate poco meno che trent’enni, è ricco, antipatico per gli stessi motivi alla sinistra, alla fine alle urne lo votano.

Ha lasciato lo scranno di primo ministro mal volentieri e qualche sassolino se lo vuole proprio levare. Alla sua età normalmente ci si gode la pensione e ci si occupa della educazione dei nipoti, invece lui vuole salvare l’Italia come? Il suo programma, populista come sempre pieno di punti esclamativi e privo di spiegazioni narra: «Basta Imu, Basta Equitalia, Basta oppressione Fiscale!, Basta cattiva Europa, Basta statalismo! Basta burocrazia! Sì alla Giustizia giusta! Sì al Presidenzialismo!, Sì al Federalismo fiscale!, Sì alla libertà di lavoro e di impresa!, Sì alla nostra sovranità».
Manca completamente una parte organica e strutturata in cui si indica ai cittadini italiani come realizzare gli slogan. Manca soprattuto la via d’uscita alla crisi economica.