Kallas si rifiuta di formare un governo

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ESTONIA – Tallin. 12/03/14. Il Commissario europeo per i Trasporti Siim Kallas, ha rifiutato la candidatura a capo del Governo. Fonte Postimees. Fonte Lenta Ru.

«Mi rifiuto di formare un governo. Il motivo è che la persecuzione avviata contro di me, non finirà mai»- ha detto. La dichiarazione è stata fatta dopo la riunione del consiglio in merito alla sentenza Estonian Reform Party, di cui Kallas è membro.
Nel corso della riunione, di ERR, i riformisti hanno dovuto discutere la composizione del futuro governo. Al termine della quale doveva uscire il nome del Presidente dell’Estonia, Toomas Ilves. E come presidente del Governo, Kallas. Ma a quanto si apprende da DELFI Kallas non si è presentato. In precedenza era previsto che il Commissario europeo andasse a sostituire il primo ministro Andrus Ansip, leader del Partito di riforma, che ha guidato il governo dell’Estonia dal 2005. Ansip ha sostenuto la candidatura Kallas, rilevando in particolare che ha «un sacco di esperienza internazionale». A favore di questo candidato si è espresso anche il consiglio ha del Reform Party. Il Commissario europeo, da parte sua, aveva inizialmente accettato l’incarico. Nel frattempo, però la testata Eesti Päevaleht, quotidiano, ha riferito che nel 1990, Callas, come presidente della Banca di Estonia, ha emesso dieci lettere di garanzia da 1,3 miliardi di corone (circa centinaia di milioni di dollari). Tali garanzie, secondo la pubblicazione, non rientravano nello stato patrimoniale della banca. Kallas ha confermato di aver firmato questi documenti, riconoscendo che fu un’azione «stupida e sconsiderata».
Media gli estoni hanno criticato un’altra proposta di Kallas, quella di indire un referendum per il progetto della ferrovia Baltica (che collegherà gli Stati baltici, la Polonia e la Germania). Infine, criticata anche il suo doppio incarico. Siim Kallas, nato a Tallinn, ha una formazione economico-finanziaria. Nella prima metà degli anni 1990 è stato in Banca d’Estonia, e poi è stato Ministro delle Finanze e Ministro degli Affari Esteri, ed anche Primo Ministro. Nella Commissione Europea dal 2004.