PETROLIO. Raggiunto il massimo dello stoccaggio, dopo che accade?

499

Anche se i prezzi del petrolio stanno aumentando dopo uno storico crollo, il recupero sembra di breve durata perché non ci sono segnali di una ripresa sostenibile. PetroChina e Sinopec hanno entrambe annunciato il crollo dei guadagni nel primo trimestre, una doccia gelata sulle speranze di ripresa che vedono le grandi compagnie petrolifere cinesi al centro della ripresa petrolifera. 

PetroChina ha registrato una perdita netta nel primo trimestre di 16,2 miliardi di yuan, rispetto ad un profitto di 10,3 miliardi di yuan nello stesso periodo dello scorso anno. Le entrate del primo trimestre sono diminuite di circa il 14,4%, nonostante un aumento del 4% della produzione di petrolio greggio e un aumento dell’8,7% della produzione di gas naturale. La società ha attribuito alla pandemia, la colpa dei risultati trimestrali negativi. Sinopec, la più grande raffineria petrolifera cinese per capacità, ha registrato una perdita del primo trimestre di 19,8 miliardi di yuan dopo un profitto di 14,8 miliardi di yuan rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riporta Asia Times.

I dati PetroChina e Sinopec sono arrivati lo stesso giorno in cui i mercati petroliferi globali si sono ripresi; i mercati petroliferi hanno anche registrato una tendenza al rialzo dopo che Gilead Services ha annunciato i risultati dei suoi studi sul Remdesivir nel trattamento del coronavirus. Dato il continuo squilibrio tra domanda e offerta di petrolio, non c’è molto spazio per l’ottimismo. 

Le major petrolifere globali vedranno sia i guadagni che i profitti continuare a precipitare; una tendenza che scoraggerà nuove esplorazioni e perturberà la produzione esistente, e farà scendere i prezzi delle azioni e il pagamento dei dividendi. I mercati petroliferi si trovano in mezzo alla peggiore distruzione della domanda della storia e alla prima pandemia globale da oltre un secolo.

Per aprile sono previsti 25-30 milioni di barili al giorno di distruzione della domanda, con livelli di stoccaggio del petrolio vicini alla piena capacità, in particolare negli Stati Uniti, attualmente il primo produttore mondiale di petrolio, i cui livelli massimi di scorte petrolifere saranno raggiunti a maggio, e si prevede che lo stoccaggio globale totale di petrolio sarà raggiunto al più tardi entro giugno. L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha riferito che le scorte mondiali di greggio potrebbero aumentare di ben 11,9 milioni di barili nel secondo trimestre di quest’anno.

In Asia, il problema è particolarmente acuto. La Corea del Sud, con la quarta maggiore capacità di stoccaggio commerciale in Asia, ha recentemente esaurito lo spazio per immagazzinare più petrolio; anche l’India, il terzo più grande importatore di petrolio al mondo dopo Cina e Stati Uniti, si sta avvicinando alla capacità massima di stoccaggio. La Cina, il più grande importatore di petrolio del mondo, che rappresenta il 10% della domanda globale, ha colto l’opportunità dei bassi prezzi pluriennali per riempire le proprie riserve strategiche e commerciali di petrolio. Si prevede che raggiungeranno circa il 90% della capacità entro la fine dell’anno. 

Lucia Giannini