Pechino appoggia Nuova Delhi sul NSG

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di Antonio Albanese  CINA – Pechino 11/10/2016. La Cina è disposta a discutere con l’India della sua richiesta di diventare un membro a pieno titolo del gruppo dei fornitori nucleari (Nsg). Secondo quanto riporta Dawn, il vice ministro degli Esteri Li Baodong  si è espresso in questa maniera, tendendo, di fatto, un ramoscello d’ulivo a Nuova Delhi, in vista del vertice in India.

Il governo indiano, il mese scorso, annunciò di aver avuto una serie di colloqui “sostanziali” con la Cina sul suo tentativo di entrare nel Nsg, il gruppo di 48 membri composto dai paesi che commerciano in tecnologia nucleare civile.

Il primo ministro indiano Narendra Modi sta conducendo una campagna per entrare nel Nsg per gestire un trend di svariati miliardi di dollari legato alla costruzione di centrali nucleari, in collaborazione con Russia, Stati Uniti e Francia, e ridurre la dipendenza dell’India dai combustibili fossili.

Il suo tentativo di riuscire ad essere accettato nel gruppo, fondato proprio in risposta al primo test nucleare dell’India nel 1974, fino ad ora non era riuscito a convincere la Cina, che gode de facto di un diritto di veto in quanto il gruppo opera per consenso.

Parlando ai giornalisti prima di una visita in India prevista per questa settimana del presidente Xi Jinping per un vertice Brics, il vice ministro degli Esteri Li Baodong ha detto che i nuovi membri del Nsg dovevano essere accettati da tutti i membri esistenti: «Queste regole non sono state fissate dalla Cina (…) Sulla questione di aderire al NSG, Cina e India hanno da sempre avuto una comunicazione buona, e la Cina è disposta ad avere ulteriori incontri con l’India, per aumentare il consenso sulla richiesta (…) Su questo, la Cina è disposta a esplorare congiuntamente ogni tipo di possibilità con l’India, in maniera conforme con la Carta del Nsg, e le regole devono essere rispettate da tutte le parti», ha detto Li.

Il Trattato sulla non proliferazione nucleare (Tnp) riconosce i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia) come potenze nucleari, ma non altri paesi.

L’India ha escluso di firmare il Tnp, ma afferma che data la sua esperienza sulla non proliferazione avrebbe diritto ad unirsi al gruppo in maniera completa: all’India è stata concessa una deroga dal Nsg nel 2008, fatto che gli permette di poter commerciare il “nucleare”, pur essendo priva di voto.