PANDEMIA. La resilienza tedesca al coronavirus

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Paese ricco e multietnico, la Germania si è dimostrata tra i più resilienti alla pandemia: da 1 contagiato il 27 gennaio a 18.100 contagiati, 8.533 deceduti, 10.539 positivi e 162.800 guariti il 27 maggio. 

La pandemia Covid-19 arriva in Baviera il 27 gennaio tramite un uomo contagiato, che non è grave e che viene subito curato. Scattano le misure di prevenzione. Nei giorni successivi i contagi aumentano vertiginosamente e vengono di fatto chiuse le frontiere, tranne ai lavoratori transfrontalieri e agli autotrasportatori. La Germania è un paese solido, ricco e dinamico che si organizza al meglio pur nella complessità della sua struttura burocratica amministrativa. Si tratta infatti di una repubblica federale parlamentare composta da sedici stati con più di 82 milioni di abitanti. La popolazione è multietnica in quanto nel corso degli anni il Paese ha accolto diversi e importanti flussi migratori. Le autorità tedesche si attivano tempestivamente per affrontare l’epidemia. Viene realizzata una massiccia e capillare campagna di informazione destinata alla popolazione e riportata sui siti governativi in diverse lingue.

Il sistema sanitario è solido e gli ospedali, sin da gennaio, si preparano rapidamente a gestire l’epidemia. Il Bundestag approva una spesa di oltre 122 miliardi di euro, fornendo un adeguato sostegno finanziario al sistema sanitario, ai cittadini e alle aziende. Misure straordinarie sono adottate per implementare: i posti letto in terapia intensiva, gli acquisti di farmaci e dispositivi di protezione per il personale sanitario. Lo Stato tedesco finanzia una rete di ricerca di ospedali universitari tedeschi, aumenta i finanziamenti destinati ad accelerare lo sviluppo di terapie e farmaci e stanzia altre risorse per la ricerca del vaccino per il Covid-19. Viene sostenuta l’industria tedesca al fine di conquistare l’autosufficienza per la produzione dei dispositivi di protezione e tecnico/sanitari. I militari rafforzano l’assistenza sanitaria pubblica fornendo personale, mezzi e strutture.

Il governo federale adotta provvedimenti economici straordinari. Le imprese medio-grandi possono accedere a prestiti, garantiti dalla Stato. Sono elargiti aiuti d’emergenza alle microimprese e ai lavoratori autonomi. Si rinviano i pagamenti previdenziali e fiscali. Sono previsti sostegni anche per le start-up. Si istituisce il Fondo di stabilizzazione economica al fine di sostenere le grandi e piccole imprese in settori chiave. Per il settore degli eventi, degli spettacoli e del turismo è previsto che le imprese emettano dei voucher spendibili successivamente dai clienti. Si aumentano le risorse per l’erogazione dell’indennità di disoccupazione. Sono previste azioni a sostegno delle aziende agricole. I cittadini in difficoltà possono differire i pagamenti per l’elettricità, il gas, i contratti telefonici e il pagamento di contratti di prestito al consumo. Si prevede un aiuto finanziario per i genitori che debbano accudire i figli minori. Il governo federale sostiene l’apprendimento digitale con ingenti finanziamenti sia a favore delle scuole sia a favore dei ragazzi e dei bambini svantaggiati. 

I cittadini contribuiscono con il loro comportamento equilibrato a contenere la diffusione del virus: non sono costretti a rimanere in casa ma devono evitare assembramenti e rispettare le regole del distanziamento sociale. Dalla seconda settimana di maggio riaprono le scuole nel rispetto delle norme sanitarie e delle regole sul distanziamento sociale, queste ultime in vigore fino al 29 giugno. Una italiana, residente a Berlino, mi ha confessato di essere in apprensione per i suoi genitori che vivono in Italia: in Germania dall’inizio della pandemia Covid-19 sono 8.533 le persone morte, mentre in Italia sono 33.070. La sua vita quotidiana trascorre senza particolari stress, salvo l’esigenza di lavorare da casa in spazi angusti. Lei non ha subito particolari restrizioni perché è sempre potuta uscire anche solo per una camminata o una corsa mattutina. 

Redazione