Battesimo per i droni pakistani

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PAKISTAN – Islamabad 15/03/2015. Il 13 marzo, il Pakistan ha sperimentato con successo il suo primo Uav militare armato. Secondo una dichiarazione rilasciata dall’esercito pakistano, il suo esercito ha appena testato i primi droni armati “fatti in casa”. I droni sono dotati di missili a guida laser e verranno utilizzati contro i terroristi lungo il confine nord-occidentale del paese con l’Afghanistan.

Anche se Islamabad aveva già acquisito droni di sorveglianza, i nuovi modelli armati evidenziano un grande balzo in avanti tecnologico. Gli Uav sono stati chiamati Burraq, come il cavallo alato della tradizione islamica. Nonostante le ripetute richieste agli Stati Uniti di rifornire l’esercito pakistano con Uav armati, il governo statunitense ha sempre ignorato le richieste. Lo sviluppo di velivoli senza equipaggio è stato un obiettivo perseguito da lungo tempo dai militari pakistani, che lamentavano lo sconfinamento dei droni Usa che cacciavano i jihadisti, uccidendo molti civili. Secondo un’analisi condotta nel mese di gennaio dalla ong di tutela dei diritti umani, Reprieve, i droni statunitensi alla ricerca di quattro terroristi hanno ucciso ben 221 civili innocenti. Il Bureau of Investigative Journalism, poi, sostiene che la Cia ha condotto 413 attacchi in Pakistan dal 2004.
Il Pakistan ha intensificato i suoi sforzi per combattere il terrorismo all’interno dei suoi confini, dopo l’attacco dei talebani in una scuola di Peshawar in cui rimasero uccisi 130 bambini. Questo attentato ha anche portato alla reintroduzione della pena di morte nel paese.