Ricercato l’Imam della Moschea Rossa

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PAKISTAN – Islamabad 28/12/2014. Un tribunale pakistano ha emesso un mandato di arresto per un religioso islamico secondo cui il massacro dei bambini in età scolare avvenuto nei giorni scorsi era un atto comprensibile.

Maulana Abdul Aziz, il religioso pro-talebani a capo della Moschea rossa di Islamabad, è stato accusato di gravi minacce alla società civile. Aziz aveva detto ai fedeli che l’attacco a Peshawar, che ha fatto circa 150 morti, soprattutto bambini figli di militari, è stata una reazione giustificabile ad una operazione «non islamica» dell’esercito contro i militanti nel distretto del Nord Waziristan. «Governanti, persone al potere, se si vogliono compiere simili atti, ci sarà una reazione», aveva detto Aziz ai fedeli in un sermone la scorsa settimana, suscitando gravi proteste che lo accusavano di essere un simpatizzante dei talebani. La polizia lo starebbe cercando per arrestarlo in base all’ordinanza del tribunale. Hafiz Ihtesham Ahmed, portavoce della Moschea Rossa di Islamabad ha accusato gli attivisti della società civile di aver fatto pressione sulla polizia per creare un caso contro Aziz: «Questo caso non ha motivo di essere, ci opporremo a qualsiasi tentativo di arrestare Maulana Abdul Aziz» ha detto Ahmed. Ma Aziz non sembra troppo preoccupato: «Ci sono state diverse operazioni in Pakistan», ha detto il religioso a Channel News Asia «La nostra esperienza ci dice che si può momentaneamente dire che queste operazioni abbiano raggiunto qualcosa. Ma più tardi ci si rende conto che hanno portato più male che bene». Il Pakistan ha descritto l’episodio di Peshawar come proprio “mini 9/11”, definendolo un punto di svolta nella lotta contro l’estremismo. Il Tehreek-e-Taliban Pakistan (Ttp) ha rivendicato l’assalto come vendetta per l’offensiva militare in corso contro le sue roccaforti nel nord-ovest. La Moschea Rossa, che si trova nei pressi edifici del parlamento, nel centro della capitale, è stata teatro di un assedio militare, di una settimana, contro i radicali islamici con più di 100 morti nel 2007. All’inizio di dicembre, studentesse delle Moschea Rossa hanno rilasciato una dichiarazione video di adesione allo Stato islamico e invitando a vendicare la morte di Osama bin Laden. Le donne appartengono al seminario Jamia Hafsa, che nel mese di aprile ha intitolato la sua biblioteca ial leader di Al-Qaeda. «Questo è un messaggio dalle studentesse della Jamia Hafsa ai combattenti dello Stato Islamico in particolare e agli altri combattenti islamici in generale: Dio ti ha scelto per un grande scopo. C’è molto bene nella tua opera in questo mondo e nella vita dopo la morte», hanno detto le donne nel video.