PAKISTAN. Mezza Karachi è senz’acqua

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Quasi il 41% dell’area della città di Karachi non ha condotte idriche e arriva a quasi tre miliardi di litri al giorno di acqua che viene fornita ai residenti contro una domanda praticamente del doppio.

Nonostante questa situazione, il governo è accondiscendente alla mafia che sta vendendo l’acqua dei nostri figli, ha sostenuto l’ex sindaco di Karachi e il presidente del Pak Sarzameen Party, Psp, Mustafa Kamal, durante una marciai protesta terminata davanti al circolo della stampa della città pakistana il 9 aprile, riporta The Express Tribune.

«Karachi sta generando entrate per l’intero paese, ma i leader del paese non l’hanno risparmiata», ha detto Kamal. L’ex sindaco ha portato avanti un progetto della durata di 50 anni, durante il suo incarico, e ha affermato che il progetto K-IV è stata opera sua.

«Chiediamo che il governo inizi la posa delle tubazioni. Posso aiutare io stesso, il governo senza alcun compenso perché ho maturato un’esperienza su tubazioni e condutture durante il mio mandato», ha sostenuto. Kamal era del parere che per la prima volta, il suo governo aveva fornito l’acqua alle isole. Vedendo il nostro lavoro precedente, la gente che ha un anima starebbe entrando nel Psp, ha poi affermato.

Il leader del partito ha avvertito che le marce di protesta e il campo di protesta avrebbero d’ora in poi riguardato le località dove vivono i leader e che hanno fatto di Karachi una macchina da denaro. «Non interromperemo le protesta senza ottenere che i nostri problemi vengano risolti dal momento che non chiediamo altro che l’acqua per i residenti», ha ribadito.

Stiamo solo chiedendo uno dei diritti fondamentali per i residenti di Karachi, l’acqua potabile, che anche i peggiori governi di tutto il mondo hanno dato ai loro cittadini, ha detto. «Questa è la nostra protesta e questi giorni saranno scritto nella storia della città come la rivoluzione silenziosa, perché è in discussione la democrazia», ha detto Kamal.

Tommaso dal Passo