Oslo rifornisce di gas Berlino

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NORVEGIA – Oslo. La Statoil norvegese ha firmato un accordo decennale per l’approvvigionamento di gas con la Wintershall (Germania), con prezzi tali da sfidare il monopolio russo del gas Gazprom, che insiste su prezzi oil-linked, nonostante l’opposizione dell’Unione europea.

La Statoil ha accettato per di rifornire la Wintershall, attraverso laBasf, con 45 miliardi di metri cubi (bcm) di gas per un valore di 17,4 miliardi di dollari, attraverso un accordo finalizzato alla creazione di un mercato flessibile del gas nell’Europa nord occidentale.

La Statoil, secondo fornitore di gas più grande d’Europa dopo Gazprom e società controllata dal governo norvegese, sta vendendo circa la metà del suo gas a termini spot, in questa percentuale rientra il 40 per cento del suo gas in Europa.

Al contrario Gazprom si ostina a manentere i prezzi del suo gas bloccati sul valore del petrolio con contratti a lungo termine, sfidando le regole antitrust dell’Ue e insistendo sul fatto che i clienti paghino sanzioni salate qualora interrompessero la fornitura.

“Difenderemo il nostro sistema di contratti a lungo termine con tutta la nostra forza”, ha detto Alexander Medvedev di Gazprom, sottolineando ancheil suo impegno nei confronti del mercato europeo. «Abbiamo un portafoglio di contratti a lungo termine take-or-pay PER un totale di 4 miliardi di metri cubi di gas», ha aggiunto Medvedev.

L’ approccio Gazprom ha creato malumori nell’Ue e tra i fornitori di gas che preferiscono rivendere il gas al dettaglio con prezzi legati al mercato e liberamente negoziati, che possono essere inferiori al prezzo pagato a Gazprom. La Russia fornisce circa il 35 per cento della domanda di gas dell’Unione europea, secondo i dati della Commissione europea, e l’Europa rappresenta l’80 per cento delle esportazioni di gas russo. La Commissione europea ha avviato l’indagine sul colosso russo all’inizio di quest’anno, concentrandosi sui sospetti che Gazprom sia stata di ostacolo al libero flusso di gas attraverso l’UE, impedendo di fatto la diversificazione dell’offerta e imponendo prezzi non equi ai suoi clienti.

La Statoil ha fatto sapere che l’accordo con Wintershall, che rappresenta circa il 6 per cento del consumo tedesco, riflette uno spostamento verso un mercato più flessibile, simile a quella del Regno Unito, dove viene venduto tutto il gas norvegese con prezzi spot.