OPEC taglia le stime sulla produzione kazaka

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AUSTRIA – Vienna 10/12/2015. La produzione di petrolio del Kazakistan dovrebbe scendere di 60mila barili al giorno per arrivare in media, a 1,53 milioni di barili al giorno nel 2016 rispetto al 2015, afferma l’Opec nella sua relazione sul mercato petrolifero di dicembre.

A novembre la stessa relazione Opec aveva previsto che la produzione petrolifera kazaka diminuisse di 30mila barili al giorno per arrivare in media a 1,57 milioni di barili al giorno nel 2016.
L’Opec ha osservato che le ultime analisi Eni suggeriscono che il giacimento di Kashagan è sulla buona strada per un avvio nel tardo 2016, mentre per altre fonti Kashagan dovrebbe iniziare la produzione nella prima metà del 2017.
Per quanto riguarda il 2015 è prevista una diminuzione della fornitura petrolifera kazaka di 40.000 barili al giorno rispetto all’anno precedente per una media di 1,59 milioni di barili al giorno, riporta l’analisi Opec.
Ad agosto, la produzione di Astana è diminuita di 86mila barili al giorno rispetto a luglio per una media di 1,51 milioni di barili al giorno, il livello più basso da ottobre 2014, a causa di un calo di 0,1 milioni di barili al giorno nella produzione di Tengiz.
Inoltre, pesano i minori investimenti sui campi onshore, come Uzen e Emba; il Kazakistan produce, infatti, principalmente dai suoi giacimenti petroliferi più grandi: Karachaganak e Tengiz.
Karachaganak è uno dei campi più grandi del mondo: le sue riserve di petrolio e condensati ammontano a 1,2 miliardi di tonnellate, e le riserve di gas superano 1,35 miliardi di metri cubi; ad oggi, quasi il 45 per cento del gas e il 16 per cento di tutti gli idrocarburi liquidi prodotti in Kazakistan vengono estratti da questo campo.
Tengiz, situato nella parte occidentale del Kazakistan, è uno dei campi più profondi e più grandi al mondo. Ha un totale di riserve stimate pari a tre miliardi di tonnellate, cioè 26 miliardi di barili.