Honduras: per l’olio di palma si espropriano le terre e uccidono i contadini

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HONDURAS – Tegucigalpa. In Honduras  è in corso un conflitto tra gli agricoltori e il governo che ha comportato lo sgombero di oltre 1.500 agricoltori dal sud del paese.

Il movimento The Farmer Uniti di Aguán (MUCA), costituito nel 2001 da 28 gruppi di contadini, protesta per aver subito espropri ingiustificati della lora terra e per non essere stati inseriti nella riforma agraria del Paese.

 

Il 22 marzo 1.500 agricoltori sono stati costretti a lasciare la terra. E da qui sono nati nuovi scontri che si aggiungono a quelli di lunga data che hanno portato a morti e feriti negli ultimi anni in Honduras. Miguel Facussé, ex consigliere economico di Roberto Suazo Córdova, primo produttore dell’olio di palma in Honduras, presidente dei produttori dell’olio di palma, è accusato di forzare gli espropri ed è descritto dall’organizzazione MUCA come «una milizia privata che può contare sul sostegno da parte della polizia e l’esercito per imporre la sua volontà».

MUCA ha anche affermato che la polizia e militari sono a conoscenza dell’esistenza di gruppi armati appartenenti ai proprietari terrieri e produttori di olio di palma e non fanno nulla per combatterli. «Hanno equipaggiaro i loro veicoli, uniformi e armi per massacrare i contadini» ha detto un portavoce dell’organizzazione.

Nel mese di febbraio, più di 1.000 contadini hanno ripreso la terra dopo essere stati espulsi dalle multinazionali  SAB Miller africane britanniche che producono bevande.