Nucleare nordcoreano e THAAD sudocoreano

239

di Tommaso dal Passo STATI UNITI D’AMERICA – New York 25/09/2016. La pianificata presenza di un sistema anti-missile Thaad in Corea del Sud non è negoziabile, nei colloqui per concordare nuove sanzioni Onu contro la Corea del Nord, dopo il suo ultimo test nucleare. Secondo quanto riportato da Channel News Asia, la Cina, il cui pieno appoggio è cruciale alle nuove sanzioni, è contraria al Thaad.

La diplomazia Usa si oppone alla messa in discussione della presenza del sistema missilistico già concordata con Seul. In questi giorni sono in corso le discussioni su una possibile nuova risoluzione per le sanzioni Onu contro la Corea del Nord, e fondamentale è l’atteggiamento della Cina.  Il ministro degli Esteri della Corea del Sud, Yun Byung-se, ha detto che i programmi nucleari e missilistici della Corea del Nord sono «una minaccia esistenziale diretta» per la sopravvivenza del suo paese. Yun ha anche accusato la Corea del Nord di “ridicolizzare” l’autorità delle Nazioni Unite attraverso i suoi test nucleari e missilistici e ha detto che era giunto il momento di riconsiderare se fosse giustificata la presenza di Pyongyang all’interno dell’Onu.

La Cina è il principale alleato della Corea del Nord, ma Pechino è rimasta contrariata dai suoi test nucleari e ha sostenuto le dure sanzioni imposte a marzo 2016. 

Pubblicamente, la Cina non ha collegato il dispiegamento del Thaad alle sanzioni, ma dice che il sistema compromette la propria sicurezza e che la recente “belligeranza” nordcoreana è dovuta proprio alla decisione di schierare il sistema missilistico.