Nsa tra avatar e spie

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USA – New York 13/12/2013. Il New York Times assieme al Guardian e a Pro Publica, il 9 dicembre, hanno pubblicato una nuova puntata del caso Snowden.

Le agenzie spionistiche statunitensi e inglesi si sono infiltrate nei giochi fantasy online, ritenendoli strumenti utilizzati dai militanti islamici. Come mostrato nei documenti trapelati dalla ex Edward J. Snowden e pubblicati da The Guardian, la Nsa e il suo omologo britannico, il Gchq, avrebbero creato dei fake per curiosare e per cercare di reclutare informatori, oltre che raccogliere dati contenuto delle comunicazioni tra i giocatori. La comunità di intelligence Ukusa era così coinvolta in questo genere di attività che molti membri delle agenzie di sicurezza si sono scontrate trae di loro e sarebbe stato creato per questo motivo un gruppo ad hoc per “prevenire le conflittualità” in “Second Life”. Oltre a questo, secondo uno studio universitario statunitense, su Second Life e similia, le persone tendono a raccontare fatti privati della loro vita privata e del loro lavoro che non avrebbero mai raccontato nella loro vita reale, le agenzie in questo modo avrebbero violato la privacy dei giocatori.