NORVEGIA. Inizia la più grande esercitazione anti-russa

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Circa 50.000 uomini daranno il via alle più grandi esercitazioni militari della Nato dalla Guerra Fredda, a partire dal 25 ottobre in Norvegia.

Stando a quanto riporta Digital Journal, la Trident Juncture 18, che durerà fino al 7 novembre, ha lo scopo di addestrare l’Alleanza a mobilitarsi rapidamente per difendere un alleato sotto attacco. Il capo del Nato Allied Joint Force Command, l’ammiraglio statunitense James Foggo, ha detto che l’esercitazione era destinata a «dimostrare che la Nato è in grado di difendersi da qualsiasi avversario».

La Russia, che ha effettuato le sue più grandi esercitazioni militari in Estremo Oriente, non è stata ufficialmente identificata come l’avversario previsto, ma è oramai il nemico “immaginato” dopo la crisi ucraina del 2014. «La Russia non rappresenta una minaccia militare diretta per la Norvegia», ha detto il ministro della Difesa norvegese Frank Bakke-Jensen riporta Afp. «Ma in una situazione di sicurezza complicata come quella attuale (…) un incidente altrove potrebbe benissimo aumentare le tensioni nel Nord e noi vogliamo preparare l’Alleanza per evitare spiacevoli incidenti», ha poi aggiunto.

Queste esercitazioni vengono dopo che il presidente Donald Trump ha ripetutamente lamentato che altri membri della Nato non contribuiscono abbastanza all’Alleanza, anche se il segretario alla Difesa Jim Mattis ha rassicurato gli alleati dell’impegno dell’America all’inizio di questo mese.

Anche se le esercitazioni si svolgeranno ad debita distanza dal confine artico norvegese con la Russia, Mosca ha manifestato il suo disappunto che si va ad aggiungere alle proteste per l’incrementata presenza Usa e britannica nell’Artico.

Tensioni tra Mosca e Washington poi aumentate dopo che Trump ha annunciato l’abbandono del trattato nucleare Start, abbandono che per Mosca potrebbe paralizzare la sicurezza globale.

In base alla nuova politica artica russa, l’esercito russo si è già notevolmente rafforzato nell’Artico: sono state costruite o rinnovate basi aeree militari e sono stati installati nuovi sistemi radar e missilistici antiaerei.

Inoltre, la spina dorsale della marina russa, la flotta del Nord, dovrebbe ricevere cinque nuove navi da guerra, cinque navi da supporto e 15 aerei entro la fine dell’anno, secondo il ministro della Difesa Sergei Shoigu.

Luigi Medici