Privatizzare l’energia è stato un errore

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NIGERIA – Abuja. 11/04/14. Le privatizzazioni del settore energetico nigeriano non hanno portato ai risultati sperati. A lamentarsi è stato il Presidente, Trade Union Congress, il signor Bobboi Kaigama, che ha detto al giornale punchng.com: «La privatizzazione del governo federale di imprese pubbliche ha portato più male che bene».

 

A pensarla diversamente invece il Direttore Generale, Ufficio di imprese pubbliche, il signor Benjamin Dikki che ha detto che l’esercizio aveva portato all’accumulo di oltre fondi pensione N3tn in depositi stabili che aveva aiutato le banche a concedere prestiti a lungo termine per clienti aggiungendo che la riforma sarebbe estesa presto ad altri settori. Kaigama ha partecipato recentemente insieme al Vice Segretario Generale, TUC, il signor Simeone Amachree  a una due giorni organizzato dal BPE a Ibadan, sulla privatizzazione del settore energetico. Kaigama in quella sede ha detto: «La privatizzazione ha inflitto più dolori per le persone povere attraverso la perdita di posti di lavoro, riduzione del reddito, forte aumento dei prezzi e l’accesso ridotto ai servizi sociali di base». La critica era rivolta in particolari modo alla vendita del Power Holding Company della società subentranti della Nigeria. E poi ha aggiunto: «Per oltre un decennio la classe dirigente capitalista della Nigeria ha compiuto sforzi per vendere la PHCN per il cosiddetto settore privato. Ma i lavoratori del settore dell’energia elettrica si sono visti fare promesse che poi non sono state mantenute. «Sia il governo che le aziende private hanno rinnegato le suddette promesse. E i consumatori ora sono costretti a pagare tassi più elevati il costo dell’energia mentre il servizio di fornitura la fornitura dell’energia elettrica è peggiorata». E ancora, secondo il capo TUC, la proposta di vendita delle raffinerie dal governo federale non riuscirà a risolvere il problema degli approvviggionamenti dei prodotti petroliferi del paese, sollecitando l’Assemblea Nazionale inoltre a fare controlli in merito alla vendita di Petroleum Industry Bill fatta in circostanze discutibili».