Meglio morti che liberi: il messaggio di Jambs

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NIGERIA – Abuja. Diversa la versione dei quotidiani nigeriani sulla morte degli ostaggi rapiti il 16 febbraio, tra cui  un ingegnere italiano, da quella dei media italiani. Secondo i quotidiani locali il gruppo scissionista dalla setta Boko Haram Islam, Jama’atu Ansarul Muslimina fi Biladis Sudan, altrimenti noto come (JAMBS) MONTANTI, ha agito tempestivamente prima della loro liberazione. Sarebbe infatti stata intercettata una operazione di intelligence britannica-nigeriana.

Il leader di MONTANTI, Abu Usamatal Ansary, ha dichiarato in un messaggio inviato in un sito web islamico che la decisione di uccidere gli stranieri segue al tentativo da parte delle forze britanniche e nigeriane di prendere d’assalto la zona dove gli ostaggi erano tenuti per liberarli. Sostanzialmente, fanno sapere i terroristi che gli ostaggi sono stati uccisi perché il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha violato gli avvertimenti di JAMBS mandando truppe inglesi e nigeriane nell’area dove erano detenuti gli ostaggi. Gli ostaggi erano stati rapiti da una impresa di costruzioni libanese, Setraco, a Jama’are, a Bauchi, tra questi tre libanesi, un cittadino della Gran Bretagna, 1 della Grecia, 1 dell’Italia 1 dalle Filippine.
Ansary ha dichiarato, inoltre, che gli ostaggi sono stati uccisi perché cinque bombardieri jet appartenenti al governo britannico hanno sorvolato la zona dove erano detenuti gli ostaggi, i soldati e gli agenti dell’intelligence sono stati avvistati a Bauchi dai giornalisti che hanno dato notizia di un imminente operazione di salvataggio, questo, ha portato alla decisione di uccidere gli ostaggi. Il leader del gruppo ha anche sostenuto che agenti di sicurezza sono stati arrestati tra cui diverse donne e di questi alcuni sono stati uccisi. Il messaggio del gruppo scissionista ha poi di nuovo accusato il governo di non aver voluto ascoltare le loro richieste. Nel messaggio video il leader del gruppodice: «In questo progresso, le operazioni del governo nigeriano e britannici ha portato alla morte dei sette stranieri cristiani. Perché un’anima di un singolo credente (Mu’umin) vale più della vita di migliaia di fedeli».
L’avvocato per i diritti umani, il signor Femi Falana, ha parlato con un giornalista nigeriano al telefono e ha condannato le uccisioni e poi ha dichiarato: «La pena di morte proposta da parte dell’Assemblea Nazionale appare come una presa in giro della lotta contro il terrorismo». Falana ha aggiunto: «Boko Haram è da tempo una minaccia che ha raggiunto dimensioni internazionali, essendo stato legato ad al-Qaeda e ai militanti in Mali. Il Governo ha molto da fare, deve andare oltre l’attacco militare, deve affrontare le crisi socio-economica del paese, che attira i giovani nella criminalità». «L’Assemblea nazionale – ha chiosato l’avvocato – dovrà smettere di fare la parodia della guerra contro il terrorismo, proponendo la pena di morte per i terroristi. Queste persone sono pronte a morire, sono pronti a uccidere se stessi. La condanna a morte per loro non è un problema».