Tutta colpa del Mend

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NIGERIA – Abuja 24/7/13. La Nigeria ha perso 11,75 milioni di barili di greggio a causa di atti vandalici e furti nei cantieri, stando ai dati della Nigerian National Petroleum Corporation (Nnpc) usciti il 23 luglio.

Durante un dibattito svoltosi a Lagos, capitale economica della Nigeria, incentrato sulla politica petrolifera, il direttore esecutivo della i raffinazione del gruppo petrolchimico, Anthony Ogbuigwe, ha rivelato che 2,31 milioni di barili sono stati persi in tutto il 2010. Ogbuigwe ha detto che il paese ha registrato la più grande perdita, 6,39 milioni di barili nel 2011, mentre nel 2012, ha perso di meno: circa 3,04 milioni di barili. «Se non bloccato», ha detto Ogbuigwe «questo fenomeno può portare all’incapacità di gestire le nostre raffinerie». Il governo federale della Nigeria ha recentemente costituito un team legale speciale, presieduto dal Ministro della Giustizia e procuratore generale della Federazione, Mohammed Bello Adoke, in grado di perseguire tutti i casi di furto di petrolio in tutta la Nigeria. Al di là dei “piccoli” furti, molta parte delle perdite si devono alle azioni del Mend, il movimento che si batte contro lo sfruttamento del delta del fiume Niger da aorte delle multinazionali. Gli attacchi del Mend, acronimo inglese per Movement for the Emancipation of the Niger Delta, si sono fatti via via più pesanti nel corso degli anni, prendendo di mira sia il personale delle installazioni che le strutture stesse. Obiettivo dichiarato del Mend è evitare lo sfruttamento delle popolazioni locali e il danneggiamento dell’ecosistema locale. Principale accusato è il governo della Nigeria, ritenuto sordo agli appelli del popolo del Delta del Niger e invece prono ai voleri delle multinazionali del petrolio.