NIGERIA. Il gas naturale è la Nuova Frontiera

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L’Africa è la Nuova Frontiera nel settore globale del gas naturale: Nigeria, Egitto, Sudafrica, Mozambico, Senegal e Mauritania guidano gli investimenti in progetti orientati alla domanda e all’offerta. Il continente detiene il 7,1% delle riserve mondiali di gas comprovate e si prevede che fino al 2024 contribuirà con quasi il 10% della crescita della produzione globale. Dati resi noti in occasione del 5° vertice sul gas in Africa, Malabo 2019.

Dal lato della domanda, le grandi società africane del futuro, urbanizzate e industrializzate, richiederebbero una produzione di energia elettrica affidabile e sostenibile, riporta il quotidiano nigeriano This Day. Con investimenti “greenfield” in Nigeria, Egitto, Mozambico tra gli altri, che quest’anno hanno raggiunto quasi 103 miliardi di dollari, è chiaro che la liquefazione è considerata la strategia più redditizia per realizzare il potenziale di gas dell’Africa. La Nigeria rappresenta oltre il 50 per cento dell’attuale capacità di produzione di Gln nel continente. Nell’ottobre 2019 è stata presa la decisione finale di investire 12 miliardi di dollari per l’espansione dell’impianto di liquefazione del paese a Bonny Island, nel Rivers State. Il progetto di espansione Train 7 aumenterebbe la capacità produttiva di Gnl nigeriano del 35%, passando da 22 milioni di tonnellate all’anno a 30 milioni di tonnellate. Le indicazioni attuali mostrano un trend positivo L’impianto, eistente, vecchio di vent’anni, è di proprietà e gestito da un consorzio che comprende Nnpc, Shell, Total ed Eni.

In Nord Africa, l’Egitto si è ristabilito con successo come importante destinazione di investimento dopo la crisi del settore del gas nel 2014. Nella prima metà del 2019, il gigantesco giacimento offshore di Zohr ha prodotto 11,3 miliardi di metri cubi – 3,6 volte di più rispetto al primo semestre del 2018. Il successo è destinato a continuare con i rapporti di inizio anno di una nuova scoperta di Eni nel Nour North Sinai Concession Evaluation, ma ci sono speranze che il nuovo campo potrebbe competere con Zohr, che aprirebbe significative opportunità di investimento in nuovi impianti di liquefazione. In febbraio, la Egyptian Natural Gas Holding Corporation ha assegnato cinque nuove concessioni di esplorazione del gas a Shell, ExxonMobil, Petronas, Dea ed Eni in cui si aspetta di vedere 20 pozzi perforati.

In giugno, Anadarko ha dato la sua approvazione definitiva per un terminale di liquefazione ed esportazione di gas da 20 miliardi di dollari in Mozambico. Il progetto Area 1 è il più grande progetto Gnl mai approvato in Africa e, potrebbe essere seguito da vicino dallo sviluppo dell’Area 4 da 14,7 miliardi di dollari della Exxon-Fid entro la fine dell’anno in corso. 

La stabilità politica e l’accesso ai mercati dell’Asia orientale potrebbe però vedere il Mozambico diventare un importante mercato globale del gas nel prossimo decennio. Le major russe, Rosneft, Rosseti e Inter RAO-Export, stanno infatti esplorando opportunità di progetti nel paese; mentre Eni e Exxon Mobil prevedono di aprire quattro pozzi esplorativi meno 2020, al largo del delta dello Zambesi e vicino alla città di Angoche, nella provincia settentrionale di Nampula.

Graziella Giangiulio