Boko Haram ha ucciso mille persone

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NIGERIA – Abuja 26/03/2014. Nel 2014, più di mille persone sono state uccise nei tre stati nel nord-est della Nigeria più colpiti dalla violenza di Boko Haram, secondo la principale organizzazione umanitaria del paese.

Secondo l’Agenzia Nazionale di Gestione delle Emergenze (Nema), i dati mostrano la brutalità che stanno vivendo  le regioni di Borno, Yobe e Adamawa. Il Nema ha detto, in una conferenza ad Abuja il 25 marzo, che le popolazioni di quelle regioni stanno vivendo una «forte intensificazione» di un conflitto esploso nel 2009. «Il tributo di vite umane: più di 1.000 morti e 249.446 sfollati nel periodo gennaio- marzo 2014 (…) Una persona su cinque delle popolazioni di quelle regioni, non vivono nelle proprie case», si legge nel documento Nema. La violenza è aumentata nel nord-est della Nigeria dall’attacco al collegio di Yobe, in cui decine di studenti sono stati uccisi nei loro letti. L’imposizione dello stato di emergenza dal maggio dello scorso anno ha sì costretto i militanti ad andare fuori dai centri urbani, ma gli abitanti dei villaggi nelle zone rurali hanno sopportato il peso di continui attacchi degli estremisti islamici. Il Nema ha detto che circa 3,2 milioni di persone, quasi un terzo della popolazione complessiva dei tre stati, sono stati colpiti dalla crisi, per la maggior parte donne, bambini e anziani; oltre 244mila vivono da amici o parenti lontano dalle zone interessate e  poco più di cinquemila erano nei campi.

Le condizioni in cui vivono circa 1,5 milioni di persone sono precarie il Nema ha richiesto assistenza umanitaria immediata: occorrono soprattutto cibo, acqua e assistenza sanitaria. Il governo della Nigeria è stato criticato per la sua incapacità di porre fine alla rivolta di Boko Haram; soprattutto è stata criticata la tattica usata dai militari per affrontare la guerriglia degli islamisti. I vertici militari, invece, sostengono che un l’aumento delle truppe e le conseguenti restrizioni sulla capacità degli insorti di cercare rifugio fuori della Nigeria li avrebbero spinto a scatenarsi e attacco: Boko Haram ha oggi meno uomini e armi. 

La stima del Nema è la più alta tra le agenzie che stanno monitorando il conflitto: Human Rights Watch, il 14 marzo, ha detto che 700 erano state le vittime, che vi erano stati spostamenti di massa dei residenti, senza però dare cifre esatte; il Council on Foreign Relations, con il suo think- tank Nigeria Security Tracker, ha detto che 650 erano le vittime, tra il 5 gennaio e il 23 febbraio; le Nazioni Unite hanno detto che circa 300mila erano gli sfollati dall’inizio dello stato di emergenza al 1° gennaio 2014, ma non ha fornito cifre ulteriori per l’anno in corso.