NIGERIA. Bloccata l’estrazione dell’oro

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La Nigeria ha sospeso l’estrazione mineraria nello stato nord-occidentale di Zamfara; lo ha annunciato un membro dello staff presidenziale e il capo della polizia, alla luce delle preoccupazioni create dai minatori illegali, che sarebbero collegati ad un aumento del banditismo.

La sospensione sottolinea il crollo della sicurezza in una parte del paese dove le forze di sicurezza militari, di polizia e statali sono state dispiegate per affrontare le bande criminali che sarebbero responsabili dell’ondata di omicidi e rapimenti: «Il governo federale ha ordinato la sospensione di tutte le attività minerarie nello Stato di Zamfara con effetto immediato», ha detto l’aiutante presidenziale Bashir Ahmed in un tweet, ripreso da Reuters.

Le forze di sicurezza in Nigeria, la più grande economia africana e la cui sicurezza è al centro della stabilità regionale, sono impegnate ad affrontare una decennale insurrezione islamista nel nord-est e nelle lotte tra contadini e pastori per la diminuzione della terra. La Nigeria ha giacimenti minerari in gran parte inutilizzati, tra cui oro, stagno e zinco. Circa l’80 per cento delle miniere nigeriane è artigianale e l’oro di Zamfara è regolarmente contrabbandato nei vicini Niger e Togo.

Una dichiarazione rilasciata dal capo della polizia nigeriana dice che la decisione segue i rapporti dell’intelligence che «ha chiaramente stabilito un nesso forte e lampante tra le attività dei banditi armati e dei minatori illegali». Zamfara è l’area più colpita dalla violenza che ha ucciso decine di persone dall’inizio dell’anno. L’ondata di violenza è iniziata l’anno scorso e ha spinto le forze aeree e 1.000 uomini della sicurezza dello Stato nell’area.

Nelle ultime settimane sono state intraprese operazioni congiunte tra le agenzie di sicurezza incentrate su Zamfara, Kaduna e Katsina, così come gli stati occidentali di Kogi e Niger. Il banditismo ha afflitto per anni il nord-ovest, in particolare intorno a Zamfara e alla vicina Kaduna. La recente ondata di rapimenti e uccisioni ha messo la regione sotto i riflettori dell’opinione pubblica per i forti riflessi economici collegati.

Tommaso dal Passo