Nasa al verde

80

STATI UNITI -Washington 05/10/13. Un prossimo lancio della NASA su Marte potrebbe essere in pericolo o addirittura essere bloccato a causa della perdita della finestra di lancio dovuta alla situazione politica e finanziaria di stallo creata dai democratici e repubblicani.

 

L’America, quella federale è al verde e tutti i servizi pubblici ritenuti non essenziali dovranno fermare e bloccare le proprie attività, fino a quando le trattative portate avanti dai due partiti politici, che si incrociano in una dura battaglia fra Senato e Camera, non si concluderanno. Questo “shutdown” ha avuto inizio martedì primo ottobre, alla vigilia del 55esimo compleanno della stessa Agenzia Spaziale e sono in molti a pronosticare dei lunghi tempi di attesa prima che la situazione economica e finanziaria venga ripristinata, dando così’ il via libera ad una nuova distribuzione dei fondi per la finanziaria del 2014.

L’Agenzia Spaziale statunitense,in una situazione senza precedenti, ha temporaneamente bloccato e chiuso le proprie attività: «A causa del ritardo nei finanziamenti del governo federale, il sito internet non è disponibile. Ci scusiamo per l’inconveniente». Con queste parole la NASA viene così messa a riposo.

Ad essere mandati a casa circa 18.000 dipendenti,il 97% della forza lavoro dell’Agenzia governativa. Restano solo in 600 per supportare la Stazione Spaziale e curare le missioni in corso, oltre ai sei membri dell’equipaggio e ai rover come Curiosity: queste le cifre presentate dalla NASA all’Ufficio di Gestione e di Bilancio.

Le operazioni spaziali in corso per satelliti ed altre attività in orbita proseguiranno (come previsto dallo stesso piano di chiusura dell’ente governativo che fornisce un supporto continuo al fine di proteggere il governo dal perdere le sue proprietà) , ma i lavori per gestire ed organizzare prossime missioni spaziali verranno bloccati per un tempo indeterminato.

“Se una missione satellitare non è stata ancora avviata , le attività per quel progetto verranno immediatamente fermate” queste le parole con cui la NASA ha chiuso i battenti “L’entità del supporto e del tempo necessario per chiudere in sicurezza le attività dipenderà dalla natura più o meno pericolosa delle stesse operazioni”.

“Fortunatamente i sei astronauti che vivono e lavorano a bordo della Stazione Spaziale non devono preoccuparsi ” ha dichiarato l’Ente nazionale per le attività spaziali ed aeronautiche “ la NASA manterrà le operazioni relative all’ISS (International Space Station) aperte. Per proteggere la vita del nostro equipaggio e delle nostre stesse risorse avremmo continuato a sostenere regolarmente operazioni programmate per la ISS durante qualsiasi piano di blocco dei finanziamenti”

Ma lo shutdown americano rischia di complicare molte cose: infatti, oltre a seguire i due astronauti americani attualmente presenti sulla ISS assieme al nostro connazionale Luca Parmitano, alle cure di chi ancora fortunatamente possiede uno stipendio sono affidate anche i rover in movimento su Marte come Opportunity e Curiosity, i telescopi spaziali Spitzer e Hubble e la sonda Voyager 1,la quale continua a sfrecciare nello spazio a 19 mila miliardi di km dal sole.

Molte aziende e compagnie spaziali che intrattengono rapporti commerciali con la NASA dovranno probabilmente mandare a casa molti dei loro dipendenti. Ad essere più fortunati sono i gruppi privati quali Orbital Science e SpaceX: entrambe le aziende hanno infatti il compito e l’onere di consegnare il cargo verso la Stazione Spaziale Internazionale durante tutto l’anno e questi stessi lanci, come da programma, possono continuare anche durante un arresto dei finanziamenti, se la NASA stessa determina che quelle attività sono essenziali per ridurre i pericoli e le minacce per la vita dell’equipaggio e delle stesse strutture.