MYANMAR. L’ASEAN fornirà aiuti per i Rohingya

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di Antonio Albanese MYANMAR – Yangon 21712/2016. L’Asean il 19 dicembre ha offerto assistenza umanitaria al Myanmar, sottolineando che gli aiuti dovranno essere distribuiti alle persone nello stato di Rakhine.

Dopo un incontro a porte chiuse dei ministri degli Esteri del blocco, riporta Channel News Asia, il segretario Generale dell’Asean, Le Luong Minh ha detto che «dobbiamo aiutare il Myanmar a superare questa sfida (…) abbiamo unità e consenso sulla necessità di aiutare il Myanmar a superare la situazione nello stato di Rakhine (…) e si continuerà a discutere su come aiutare il paese».

In un comunicato pubblicato su Facebook, ministero degli Esteri del Myanmar, ha detto il ministro degli esteri del paese e Consigliere di Stato Aung San Suu Kyi ha informato i suoi omologhi sui «recenti sviluppi nello stato di Rakhine» dopo gli attacchi del 9 ottobre. È stato il Myanmar a chiedere l’incontro, volendo fornire informazioni sugli sforzi fatti per affrontare la questione, compresa la fornitura di assistenza umanitaria. Suu Kyi, nella dichiarazione, ha ribadito il «il serio impegno per la risoluzione del problema e la necessità di tempo e spazio per gli sforzi del governo».

In precedenza lo stesso Myanmar aveva detto che il problema Rohingya nel Rakhine era una questione interna e che gli altri paesi non dovevano interferire. Questa impostazione era stata criticata dalla Malesia, riporta The Hindustan Times, il cui ministro degli Esteri Anifah Aman aveva definito la questione di «interesse regionale», concetto poi ripreso dal ministro degli Esteri di Singapore, Vivian Balakrishnan, secondo cui la situazione nel Rakhine, «crea un terreno fertile per i gruppi terroristici e questo non va bene per tutti noi. In secondo luogo, se ci sono i rifugiati e ci sono effetti transfrontalieri, allora diventa un problema regionale».
Balakrishnan ha sottolineato che il punto chiave è che la «responsabilità primaria per la soluzione di questo problema deve trovarsi con il governo locale ed è dovere intervenire per l’Asean sostenere il Myanmar». Suu Kyi ha affermato di credere che l’incontro contribuirà a rafforzare l’Asean e a risolvere le «differenze tra i membri Asean con consultazioni pacifiche e amichevoli».
Il Myanmar ha assicurato che avrebbe aggiornato i membri Asean «sugli sviluppi in Rakhine». Sia il governo dello stato di Rakhine che il governo nazionale birmano hanno stabilito commissioni di indagine, anche se la loro indipendenza è stata messa in discussione, riporta Voa.

Decine di musulmani Rohingya sono morti in questi mesi, e dall’attacco a sorpresa di ottobre ai posti di polizia, il Myanmar ha isolato le aree; la repressione militare ha portato ad accuse di stupro e incendio doloso definite da Amnesty International il 19 dicembre una ”Campagna da terra bruciata” che potrebbe costituire crimini contro l’umanità.