Giornalisti in carcere in Myanmar

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MYANMAR – Yangon 19/03/2015. Un tribunale del Myanmar ha condannato due reporter a due mesi di carcere per diffamazione.

Lo ha annunciato il loro direttore il 19 marzo, sollevando grande preoccupazione per le riforme, dopo mezzo secolo di regime militare. I media in Myanmar hanno goduto di ampia libertà dopo che un governo semi-civile ha preso il potere nel 2011, ma il “Committee to Protect Journalists” ha recentemente dichiarato che, da allora, 10 giornalisti sono stati incarcerati e 19 erano sotto processo. Il Myanmar Post Journal ha detto che un tribunale delal regione di Mon aveva condannato il suo redattore capo, Than Htike Thu, e vice capo cronista, Hsan Moe Tun, al carcere, dopo che un rappresentante militare in Parlamento aveva presentato una denuncia nei loro confronti. Thaw Naing, direttore responsabile del giornale, ha detto che il rappresentante militare aveva denunciato i due citando erroneamente un servizio sulla condivisione dei seggi in parlamento tra rappresentanti civili e militari. Il ruolo dei militari in parlamento è forte e il partito della leader dell’opposizione, Aung San Suu Kyi, chiede cambiamenti costituzionali che dovrebbero in sostanza indebolire i poteri legislativi dei militari. Thaw Naing ha confermato il servizio pubblicato dalla sua redazione: «Adiremo tutte le vie legali per la libertà dei nostri uomini», ha detto il direttore. Il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Myanmar, Yanghee Lee, ha detto che il Myanmar ha fatto molta strada ma ha aggiunto di essere «preoccupato dal fatto che i giornalisti siano ancora interrogati e arrestati, e che 10 giornalisti sono stati imprigionati nel 2014» ha detto «Questo fatto deve fermarsi se Myanmar vuole creare uno spazio democratico significativo».