Muri di ghiaccio e pesca a Fukushima

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di Luigi Medici GIAPPONE – Tokyo 30/09/2016. La Tokyo Electric Power Co. ha registrato un ritardo nel progetto sulla parete di ghiaccio sotterraneo presso il reattore nucleare numero 1 di Fukushima. La Tepco, riporta Asahi Shimbun, afferm anche lo stallo nei lavori è causata dalle forti piogge legate al passaggio di un tifone. Teco aveva progettato di valutare l’efficacia del muro di ghiaccio entro la fine di settembre. La società nipponica sta cercando di ottenere l’approvazione dal autorità nipponiche per il congelamento delle acque della montagna vicina alla centrale per migliorare il blocco delle acque sotterranee, ma non ha ottenuto il via libera. Le piogge hanno poi impedito che il congelamento effettuato sul lato mare della centrale avesse effetto.

Il Cesio radioattivo nei campioni prelevati vicino al mare ha registrato il livello record di 95 becquerel per 1 litro. I funzionari Tepco ritengono che le acque sotterranee abbiano penetrato la parete di ghiaccio costruita intorno agli edifici numero 1 e 4 del reattore. Il governo ha stanziato 35 miliardi di yen nel progetto che l’obiettivo di bloccare le acque sotterranee dalla miscelazione con acqua contaminata presente negli scantinati del reattore e di altri edifici.Tepco ha iniziato il congelamento del suolo alla fine di marzo, ma non tutto il terreno si è trasformato in ghiaccio, permettendo l’accumularsi di un enorme volume di acque sotterranee. Negli stessi giorni, le cooperative di pescatori nipponiche hanno cominciato a ripulire il fondo del mare vicino alla centrale nucleare di Fukushima per riprendere la pesca a marzo 2017, ha detto la cooperativa pescatori di Iwaki ripresa dal quotidiano Sankei.

Dal 26 settembre, circa 30 barche da pesca stanno rimuovendo le macerie e detriti dal fondo del mare in una zona compresa tra cinque e 20 chilometri intorno alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. La pulizia viene effettuata per la prima volta in acque dove il livello degli isotopi radioattivi è considerato sicuro, secondo le misurazioni effettuate dalla Tepco, e verificato da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. La pulizia è finalizzato al recupero delle attività di habitat e pesca sospese nel 2011; attualmente, i pescatori della regione possono pescare solo alcune specie in aree specifiche e la loro cattura è strettamente monitorata. Le cooperative di Soma, Futaba, e Iwaki hanno in programma di continuare con le operazioni di pulizia fino a febbraio, e da marzo, iniziare la pesca in via sperimentale, prosegue Sankei.

Il congelamento e il trattamento delle acque, creato da Tepco, e teso a eliminare tutti gli isotopi radioattivi, fatta eccezione per il trizio, aveva iniziato lo scarico di liquido trattato in mare, un’iniziativa accettata dalle cooperative locali di pescatori dopo l’opposizione iniziale, scarico che ora ha avuto dei problemi per le forti piogge.