Mosca torna potenza navale globale

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RUSSIA – Mosca 09/03/2015. La Russia sta incrementando il suo potenziale marittimo, manifestando la sua intenzione di riconquistare il suo precedente potere geopolitico come forza navale.

Con la nuova contrapposizione alla Nato in Europa orientale e il risorgere dei suoi interessi nazionali in Medio Oriente, Mosca sta rafforzando anche la sua presenza militare sulle sue coste orientali, nella regione del Pacifico, zona in cui gli interessi geopolitici di Mosca e Pechino si sovrappongono; allo stesso tempo, sia Mosca che Pechino sono impegnate in dispute territoriali con Tokyo. Finora, Mosca ha aggiornato e modernizzato le sue unità della flotta del Pacifico, e ha effettuato, su base regolare negli ultimi cinque anni, esercitazioni navali congiunte con la Cina. Inoltre, la flotta del Pacifico russa partecipa ad operazioni anti-pirateria multi-nazionali al largo delle coste nordorientali dell’Africa e ha ampliato le sue missioni artiche. Negli ultimi due anni, la flotta del Pacifico ha ricevuto nuovi sottomarini classe Borei, a propulsione nucleare; riceverà anche corvette multiuso classe Steregushchy e sottomarini nucleari classe Yasen, parte del programma navale ventennale di riarmo. Otto vascelli classe Borei dovrebbero entrare in servizio entro il 2020, mentre i sottomarini nucleari, “Vladimir Monomakh” e “Alexander Nevskiy” entreranno in linea quest’anno.
Ogni sottomarino classe Borei può trasportare fino a 16 missili balistici Bulava, in grado di sopraffare i sistemi di difesa missilistici degli Stati Uniti, rendendo la Flotta del Pacifico un efficace “scudo” militare della Russia in Estremo Oriente e strumento capace di rafforzare le sue capacità.
Nel 2014, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato di un ambizioso piano di espansione della presenza navale russa all’estero, creazione diritti di accesso in porti stranieri per la flotta della Russia. Durante la sua ultima visita in America Latina, nel febbraio 2015, Sergei Shoigu ha firmato una serie di importanti accordi tesi a rafforzare la collaborazione militare tra Russia, Venezuela, Cuba e Nicaragua, sono compresi anche quelli che permettono alle navi da guerra russe di entrare nei porti di questi paesi; negli ultimi tre anni, navi militari russe sono comparse nei porti di Vietnam, Seychelles e Singapore.