La legge agraria di Modi segna il passo

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INDIA – Nuova Delhi 17/07/2015. Primo colpo all’agenda di riforme economiche di Modi.

Il governo di Narendra Modi ha dovuto fare marcia indietro su una legge inerente gli acquisti terrieri per rilanciare l’economia che ha subito un’opposizione parlamentare feroce. Il governo non ha però rinunciato a rendere più facile acquisire terreni necessari per rilanciare centinaia di miliardi di dollari in progetti oggi in fase di stallo, ma dopo aver fallito al parlamento nazionale, ricorda Channel News Asia, può chiedere agli stati di far passare le proprie leggi. Dopo aver vinto le elezioni lo scorso anno Modi vorrebbe accelerare una trasformazione economica, iniziata nel 1990, lottando per creare una maggioranza favorevole al progetto nel parlamento, dove il suo partito è in minoranza nella Camera Alta. Modi rischia, però, di perdere l’iniziativa politica per l’opposizione politica e rischia di alimentare la percezione che i suoi piani di riforma non siano necessariamente tesi a migliorare la sorte di 1,27 miliardi di indiani. Nella prossima seduta parlamentare, che inizierà il 21 luglio, il governo vuole facilitare il passaggio della più grande revisione delle imposte dall’indipendenza del 1947, e intende anche introdurre grandi riforme del lavoro. Il Bharatiya Janata Party di Modi (Bjp) dovrà respingere gli attacchi dell’opposizione per le accuse di corruzione, e non vuole irritare ulteriormente gli avversari sulla riforma agraria. La legge agraria è fondamentale nel piano di sviluppo di Modi per costruire nuove strade, case e fabbriche e, se bloccata, potrebbe far crollare la sua visione di 100 nuove città «intelligenti» in tutta l’India collegate da corridoi industriali e linee ferroviarie ad alta velocità che attraversano il paese. Negli ultimi sette mesi, Modi ha dovuto emettere decreti legge che consentono al governo l’acquisto di terreni agricoli per lo sviluppo industriale, ma non è riuscito a garantirsi i voti in parlamento. I partiti di opposizione hanno unito le forze per modificare la legge agraria sono decisi a dar battaglia.