S-300 russi per Damasco?

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USA – Washington 12/5/13. Anche se sembrano ormai svaniti i timori per nuove forniture russe alla Siria in tema di difesa aerea avanzata, resta ancora viva la preoccupazione per i contratti firmati in precedenza.

 

L’otto maggio, sono uscite indiscrezioni secondo cui Mosca avrebbe venduto il sistema avanzato di difesa aerea S-300 alla Siria.

Il New York Times ha riportato le parole di un membro dell’Amministrazione Obama: «Non ci sono dubbi che ciò potesse accadere». Il Nyt, poi, riferirva che «un servizio di intelligence occidentale ha anche avvertito che la Russia potrebbe presto inviare batterie di difesa aerea S-300 in Siria».

Il Wall Street Journal ha poi aggiunto che: «Secondo le informazioni che gli israeliani hanno fornito nei giorni scorsi, la Siria ha effettuato i pagamenti per un totale di 900 milioni di dollari, per un accordo del 2010 con Mosca teso all’acquisto di quattro batterie. Gerusalemme cita le operazioni finanziarie effettuate dal governo siriano, di cui uno effettuato quest’anno attraverso una banca russa, nota come Veb». Il pacchetto comprenderebbe sei lanciatori e 144 missili operativi, ciascuno con una range di 125 miglia, in base alle informazioni fornite agli israeliani. «La prima spedizione potrebbe arrivare nel corso dei prossimi tre mesi, secondo le informazioni degli israeliani, e si concluderà con la fine dell’anno. La Russia si aspetta anche di inviare due squadre di istruttori per la formazione militare nel funzionamento del sistema missilistico, dicono gli israeliani».

Un simile sviluppo, se confermato, avverrebbe in un momento critico: Russia e Stati Uniti, infatti, hanno recentemente annunciato che terranno una conferenza di pace sulla Siria alla fine del mese di maggio.

Secondo il Washington Post, poi, «il ministro degli Esteri russo ha negato il 10 maggio che Mosca intenda firmare nuovi contratti per vendere missili terra-aria in Siria, anche se ha detto che i vecchi contratti verranno onorati». «La Russia non ha intenzione di vendere» nuovi sistemi per la Siria, il ministro degli Esteri Lavrov ha spiegato in una conferenza stampa a Varsavia, «la Russia ha venduto molto tempo fa e consegnato hardware, cioè sistemi di difesa aerea, in base a contratti precedenti».

La domanda che si pongono le cancellerie occidentali è: nei i vecchi contratti rientrano i nuove S-300?