MESSICO. Si apre la lotta fra Didi e Uber

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Didi Chuxing, l’azienda cinese più importante nel settore dei trasporti, ha lanciato dal 23 aprile i suoi servizi nella città messicana di Toluca, stavolta però utilizzando il suo servizio ride-hail fuori dalla Cina per la prima volta. L’intenzione dal società cinese è quella di espandersi in altre grandi città del Messico nel corso di quest’anno. Didi ha allontanato Uber dalla Cina e ora si trasferisce in Messico.

Uber, che dopo essersi ritirata dalla Cina ha spostato gran parte della sua attenzione e delle sue risorse in America Latina, è il più grande operatore del Messico: Città del Messico è uno dei suoi mercati più grandi, riporta Cnn. 

Ma Didi sta già sfidando Uber in un altro paese dell’America Latina: ha comprato 99, una start up brasiliano del ride-hailing, a gennaio. L’azienda cinese sta entrando in Messico adesso: a dicembre ha assicurato 4 miliardi di dollari in nuovi fondi, dicendo che all’epoca avrebbe utilizzato parte di quei fondi per alimentare la sua espansione globale.

Il Messico è uno dei mercati principali di Uber che vi è presente dal 2013, e si è scontrato con le autorità per far crescere le operazioni nel paese. Attualmente opera in 41 città del Messico e detiene l’87% del mercato ride-hailing del paese.

Nel 2016 Uber ha ceduto a Didi le proprie attività in Cina, diventando così il principale azionista di Didi e anche Didi acquisì una partecipazione di minoranza in Uber. Didi ha partnership con sette aziende internazionali di ciclismo, tra cui Lyft, il principale rivale di Uber negli Stati Uniti.

Didi Chuxing opera già in altre città dell’America Latina, Giappone, Taiwan e Hong Kong, registrando 30 milioni di viaggi al giorno per quasi 450 milioni di clienti, riporta Efe.

Nel mercato cinese, i servizi di Didi Chuxing includono l’assunzione di taxi convenzionali, evitando così le proteste diffuse da parte dei tassisti cinesi con la crescita del business del ride-sharing.

Lucia Giannini