MEDITERRANEO ORIENTALE. Ankara annuncia nuove trivellazioni e Atene reagisce. Escalation possibile

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Il primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha convocato il 10 agosto il Consiglio di sicurezza nazionale, dopo che la Turchia ha annunciato l’invio di una nave di esplorazione sismica per condurre ricerche energetiche nel Mediterraneo orientale in un’area tra Grecia e Cipro, riporta Ap.

Il 28 luglio la Turchia ha emesso un telex di navigazione, o Navtex, per riservare parti del Mediterraneo orientale, alcune delle quali si sovrappongono alla zona economica esclusiva di Cipro per continuare le sue attività di esplorazione di petrolio e gas, secondo Kathimerini. La settimana scorsa, la Turchia ha anche annunciato via Navtex che avrebbe condotto esercitazioni militari tra le isole greche di Rodi e Kastellorizo.

La Grecia ha pubblicato sempre il 10 agosto, riporta Ahval, il proprio messaggio sulla sicurezza marittima, dicendo che il Navtex turco sulla ricerca sismica era stato emesso da una «stazione non autorizzata» e si riferiva ad «attività non autorizzate e illegali in un’area che si sovrappone alla piattaforma continentale greca».

Mitsotakis ha parlato lunedì mattina con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, informandolo dell’accordo greco-egiziano e della situazione nel Mediterraneo orientale. Più tardi, lunedì, avrebbe dovuto parlare con il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

La Grecia e la Turchia hanno raggiunto l’orlo di uno scontro armato il mese scorso dopo la decisione di Ankara di inviare una nave da ricerca scortata da navi da guerra a Kastellorizo per condurre l’esplorazione di petrolio e gas. La Turchia ha poi deciso di sospendere per un mese l’esplorazione e le trivellazioni di idrocarburi nel Mediterraneo orientale per ridurre le tensioni con la Grecia e l’Unione Europea.

Il ministro dell’Energia turco Fatih Dönmez ha dichiarato che la nave da esplorazione sismica “Oruç Reis” è arrivata nella sua zona di operazione: «I nostri sforzi per l’indipendenza energetica della Turchia nel Mediterraneo e nel Mar Nero continueranno ininterrottamente», ha detto Dönmez su Twitter: «83 milioni di persone sostengono l’Oruç Reis», ha detto, riferendosi alla popolazione turca.

Ankara ha chiarito le sue intenzioni di trivellare nelle zone ad ovest dell’isola divisa di Cipro e in altre che si estendono nel Mediterraneo orientale vicino alle isole greche. La Grecia e Cipro affermano che le isole hanno le loro piattaforme continentali che concedono loro ampi diritti di esplorazione, una rivendicazione che la Turchia contesta.

In considerazione di ciò, Atene e le forze armate elleniche sono state messe in piena allerta, poiché non si può escludere un’escalation da parte di Ankara, riporta Khatimerini.

In questo contesto, la Grecia sta lavorando sui tre scenari: in primo luogo, la sospensione dei contatti esplorativi da parte della Turchia è solo temporanea, per non dare l’impressione che essa avvierà un dialogo subito dopo una sconfitta diplomatica, inflitta con la firma dell’accordo Grecia-Egitto.

Un altro scenario è che Ankara utilizzi l’accordo tra Atene e Il Cairo per silurare i contatti esplorativi che è stata spinta ad accettare da Berlino. Tuttavia, Ankara cercherebbe allo stesso tempo di procedere con cautela per non aggravare ulteriormente le tensioni.

Il terzo scenario è quello in cui Erdogan intensifica le tensioni, mettendo alla prova le relazioni fino all’estremo. Atene si sta preparando per ogni eventualità.

Tuttavia, la tendenza all’aumento dei flussi di rifugiati dalle coste turche negli ultimi giorni non è passata inosservata, e nemmeno l’ulteriore crollo dell’economia turca.

Lucia Giannini