Corruzione endemica in Marocco

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MAROCCO – Rabat 25/02/2014 La corruzione è profondamente radicata nella società marocchina.

A denunciarlo gli esperti del Consiglio d’Europa (Coe) a Rabat il 24 febbraio. È difficile valutare, però, la reale portata del problema a causa della mancanza di dati statistici. Secondo il Coe, i cittadini marocchini considerano che la corruzione tocchi tutti gli aspetti della vita, rappresentando una minaccia per lo sviluppo economico, sociale e politico, si legge nel rapporto Coe. In precedenza, il 19 febbraio, il Consiglio del regno aveva detto che il paese aveva bisogno di aumentare la propria capacità di individuare i legami tra il riciclaggio di denaro e la corruzione. «A parte alcune iniziative interne in alcune istituzioni pubbliche, non vi è ad oggi una politica nazionale, a medio lungo termine, per la lotta contro la corruzione (…) La mancanza di un simile approccio al fenomeno è tra le ragioni del bassissimo numero di condanne» si legge nel rapporto. Tra i suggerimenti del Coe: i dipendenti pubblici dovrebbero ricevere una formazione in grado di aiutarli a individuare e segnalare il riciclaggio di denaro e la corruzione; un ufficio speciale dovrebbe gestire i beni confiscati e garantire che essi siano gestiti in favore della cosa pubblica e i doni a rappresentanti dello stato (ad eccezione di quelli previsti dal protocollo) dovrebbero essere vietati.