MAR CINESE MERIDIONALE. Tokyo e Pechino potenziano le marine militari

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Il Giappone ha varato la sua prima nave da guerra dedicata alla caccia ai sottomarini in quasi 30 anni, poiché Tokyo vuole monitorare i sottomarini cinesi che operano vicino e all’interno delle sue acque territoriali, tenendo d’occhio anche i sommergibili della Corea del Nord.

La nave a doppio scafo, battezzata Aki, è stata varata il 15 gennaio scorso presso gli stabilimenti della Mitsui Engineering & Shipbuilding nella Prefettura di Okayama, nel Giappone centrale. Attualmente è in fase di allestimento prima di poter iniziare le prove in mare. L’Aki, che pesa 3048 tonnellate, è la terza nave di sorveglianza oceanica della classe Hibiki, ma la prima da quando la sua nave gemella è stata varata nel 1992. Il suo impiego è previsto per la prossima primavera nella base del navale nella città di Kure, nella prefettura di Hiroshima, riporta Scmp.

Per le forze armate giapponesi, ci sono due obiettivi principali: Cina e Corea del Nord. Negli ultimi anni la Cina ha investito molto nello sviluppo della sua flotta sottomarina e delle sue capacità di droni subacquei. Ha anche sondato le difese dei paesi vicini, come il Giappone, per determinare le loro capacità. 

Una terza priorità è stata quella di tracciare il fondale marino nelle acque circostanti e di identificare i canali di acqua profonda che potrebbero essere utilizzati dai sottomarini per il transito nelle acque più profonde dell’Oceano Pacifico con una ridotta probabilità di essere individuati. In diverse occasioni negli ultimi anni, le forze giapponesi hanno localizzato sottomarini non identificati all’interno delle acque territoriali e ne hanno seguito i movimenti. Tokyo ha sempre ipotizzato che siano cinesi. Si ritiene, infatti, che la Cina sia in grado di dispiegare 69 sottomarini. 

L’Aki , lunga 67 metri, costata 22,6 miliardi di yen, è dotato del sistema Usa Surveillance Towed Array Sensor System, che ottiene e fornisce informazioni alla rete di sorveglianza sottomarina dispiegata dagli Stati Uniti per seguire i movimenti dei sottomarini stranieri. Sarà in grado di raccogliere i suoni emessi dai sottomarini che si trovano a centinaia di chilometri di distanza. I suoni raccolti saranno digitalizzati, aggiunti al database principale e utilizzati per identificare il modello e la nazionalità del sottomarino. Anche se si prevede che l’Aki sarà dispiegato principalmente intorno alle isole della prefettura meridionale di Okinawa, Tokyo sta tenendo d’occhio lo sviluppo da parte della Corea del Nord di una piattaforma per i missili balistici lanciati da sottomarini che ha già testato in diverse occasioni.

Anche Pechino sta potenziando la sua marina militare: Global Times riporta che la Cina sia pronta a lanciare la sua seconda nave d’assalto anfibia Type 075 subito dopo il varo della prima a settembre 2019, essendo molto avanzati anche gli sviluppi di aerei da utilizzare su simili navi.

La seconda Type 075, in costruzione nei cantieri navali di Hudong Zhonghua a Shanghai, sta per essere varata, poiché la sua costruzione, compresi lo scafo e il ponte di volo, è già completa, riporta Ordnance Industry Science Technology, un periodico sull’industria della difesa. 

La Cina ha un urgente bisogno di navi d’assalto anfibie per prepararsi a scontri militari, perché le attuali Type 071 mancano di capacità di decollo verticale e non sono sufficienti per trasportare grandi forze in un breve periodo.

Luigi Medici