MAR CINESE MERIDIONALE. Pechino vuole fare suo anche il cielo sopra le Spratly

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Pechino avrebbe pianificato la Zona di Identificazione della Difesa Aerea, Adiz, nel Mar Cinese Meridionale dal 2010, lo stesso anno in cui ha detto che stava considerando l’introduzione di simili controlli dello spazio aereo sul Mar Cinese Orientale.

L’Adiz comprenderebbe le catene delle isole Pratas, Paracel e Spratly secondo una fonte dell’Esercito di Liberazione popolare, ripreso da Scmp. I progetti per la zona sarebbero vecchi quanto quelli per l’Adiz del Mar Cinese Orientale, introdotta da Pechino nel 2013.

La Zona di Identificazione della Difesa Aerea è lo spazio aereo sopra un’area di terra o di acqua in cui il monitoraggio e il controllo degli aerei viene effettuato nell’interesse della sicurezza nazionale di un paese. Anche se molti Paesi ne dispongono, il concetto non è definito o regolato da alcun trattato o agenzia internazionale.

L’annuncio della seconda Adiz della Cina, annunciato da Taiwan agli inizi di maggio, aumenterebbe le tensioni con gli Stati Uniti e potrebbe causare danni irreparabili alle sue relazioni con i vicini del sud-est asiatico.

Secondo Taiwan, tutta la costruzione di isole artificiali con piste d’atterraggio e sistemi radar, su Fiery Cross, Subi e Mischief reef fa parte del piano Adiz di Pechino; recenti immagini satellitari mostrano che l’Esercito di Liberazione popolare ha dispiegato aerei di allerta precoce e controllo KJ-500 e aerei di pattuglia antisommergibile KQ-200 a Fiery Cross Reef.

Normalmente i paesi aspettano di annunciare l’istituzione di un Aziz fino a quando non hanno le necessarie attrezzature di rilevamento, capacità di combattimento e altre infrastrutture per gestirla.

Il mese scorso, aerei militari statunitensi, compresi i EP-3E e RC-135U, hanno condotto almeno nove operazioni di pattugliamento sul Mar Cinese Meridionale; anche se Pechino considera quasi tutto il Mare come territorio sovrano, il Vietnam, le Filippine, Taiwan, la Malesia e il Brunei fanno rivendicazioni contrastanti.

Negli ultimi anni la Cina ha cercato di costruire legami più stretti con i suoi vicini del Sudest asiatico, ma rischia di metterli in pericolo se annunciasse un Aziz per il Mar Cinese Meridionale.

Per questo motivo, Pechino ha esitato a dichiarare l’Adiz nel Mar Cinese Meridionale a causa proprio di considerazioni tecniche, politiche e diplomatiche.

Luigi Medici