Maghreb alla Marsigliese

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MAROCCO – Rabat. Il presidente francese, François Hollande, continua i suoi viaggi nelle ex colonie per rafforzare i legami economici e politici con i Paesi africani, in particolare con i Paesi del Magreb.

Nonostante il Presidente Hollande abbia dichiarato apertamente nel corso dell’estate 2012 che la famosa “Françafrique” era arrivata al capolinea, gran parte dei dossier economici, politici e militari che hanno occupato le relazioni internazionali della Francia dall’inizio del quinquennato di Hollande hanno riguardato proprio l’Africa.

Il primo uomo di Stato ricevuto dal Hollande è stato il Re del Marocco, Mohammed VI. Il presidente francese è in questi giorni proprio in Marocco per cercare di approfondire i legami politici ed economici con il regno magrebino. 

Già, perché Hollande aveva in un certo senso creato alcune gelosie tra Algeria e Marocco quando nel dicembre scorso si era recato in Algeria, mentre solo i suoi ministri aveva fatto il viaggio a Rabat e Casablanca. L’Eliseo aveva indicato che il predecessore di Hollande aveva portato ad un deterioramento delle relazioni con Algeri, quindi il neo eletto presidente aveva deciso di recarsi prima in Algeria. 

Ciononostante sono diversi i temi che tratteranno a Casablanca il Re e il Presidente. In particolare, la Francia deve riconquistare il primato di partner commercial con il Marocco e mantenere il suo ruolo di primo partner economico. 

Hollande si intratterà poi a Rabat con i responsabili governativi e parlamentari in una seduta parlamentare importante, poiché il governo attuale è formato essenzialmente dal partito islamico Parti de la Justice et du Développement – PJD di Abdelilah Benkirane. Fonti vicine all’Eliseo hanno fatto sapere che il Presidente tratterà di diversi temi importanti anche al livello regionale quali la situazione in Mali, quella in Siria, le primavere arabe e il processo di pace in Medio Oriente. Molto probabilmente invece, Hollande glisserà in modo molto diplomatico per quanto riguarda la questione del Sahara occidentale (o Saharawi).

Il dossier del Saharawi è una spina nel fianco delle relazioni tra Rabat e Algeri. Parigi ha da sempre avuto una posizione in favore di una soluzione negoziata nell’ambito delle Nazioni Unite, come propone il Marocco. Bisogna però sottolineare, come indicato ad esempio dall’inviato delle Nazioni Unite in Saharawi, Christopher Ross, che la situazione debba essere presa seriamente in considerazione sulla base degli sviluppi della situazione in Sahel. Secondo Ross, nel Saharawi starebbero affluendo gruppi appartenenti alla galassia di al Qaeda in fuga dal vicino Sahel aiutati dall’instabilità della situazione interna alla regione e della porosità delle frontiere regionali.