LIBRI. Resisto dunque sono

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Pietro Trabucchi, psicologo e autore del libro Resisto dunque sono, introduce il concetto di resilienza e ci fa scoprire, con uno stile colloquiale ed esaustivo, come la cognizione della realtà e le sue emozioni siano il prodotto, chimico e psicologico, di un processo che noi stessi, spesso inconsapevolmente, riusciamo a creare.

Il termine “resilienza” proviene dalle scienze e indica, specificatamente nella tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate.
Citando la definizione personale al riguardo, l’autore scrive: «La resilienza psicologica è la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà e gli altri eventi negativi che si incontreranno sul camino. Il verbo persistere indica l’idea di una motivazione che rimane salda».
Il fatto che gli esseri umani siano naturalmente progettati per affrontare con successo difficoltà e stress, mette in luce il fatto che la resilienza si può costruire, allenare e potenziare.
Prendendo in esame il mondo dello sport, in particolare le discipline di resistenza, dove la gestione dello stress ti mette in condizioni di valutare e superare le difficoltà, Trabucchi pone l’accento sull’importanza del fattore mentale nella prestazione sportiva; l’impatto che la nostra valutazione cognitiva ha su una prestazione sportiva o su qualsiasi evento della nostra vita quotidiana è quella di cambiare le cose, di definire il concetto della nostra realtà.
La valutazione cognitiva degli eventi stressanti mette in moto un processo biochimico che determina la nostra reazione comportamentale. Citando Trabucchi: «Le persone non sono stressate dagli eventi in sé, ma dal modo in cui li interpretano».
Riuscire a vedere le cose in maniera diversa ci può dare la possibilità di scoprire nuovi elementi di quella stessa realtà che ci appare spesso così immutabile.
Scopriamo così che il nostro “filtro cognitivo” è il nostro primo strumento per diventare resilienti, grazie al quale possiamo innescare quei processi fisiologici, emotivi e comportamentali per veder il bicchiere mezzo pieno.
Con apparente semplicità l’autore ci parla di impegno verso un obiettivo e di quanto sia fondamentale per perseguire qualsiasi risultato; ci fa capire quanto sia importante crederci e quanto siano limitanti le nostre barriere mentali.
Oltre a consigliarci delle strategie cognitive per superare progressivamente le difficoltà, l’autore individua nell’accettazione della fatica, nella capacità di sopportazione dei disagi fisici e nella capacità di affrontare il fallimento, quegli atteggiamenti fondamentali che sono alla base della radice cognitiva di una persona resiliente.
La capacità di “ristrutturare cognitivamente” un evento ci può dare l’opportunità di valutare l’errore come possibilità di apprendimento.
Come sostiene Trabucchi: «Il pensiero non è una semplice reazione all’evento, al contrario il pensiero cambia il corso stesso dell’evento».
Nelle ultime pagine del testo lo psicologo, Pietro Trabucchi, introduce la tecnica della meditazione come possibilità depurativa dalle distorsioni cognitive. La possibilità di comprendere che i pensieri sono solo pensieri e non pesanti mattoni di una realtà oggettiva; osserveremo i nostri pensieri negativi senza innescare emozioni distruttive.
«Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo» (Lao-Tzu).
Questo libro, secondo me, rappresenta quel primo passo verso un viaggio che potrebbe cambiare l’abitudine di essere se stessi. Un viaggio rivoluzionario dove gli artefici della nostra felicità o infelicità possiamo essere solo noi.
Un libro che molti medici dovrebbero prescrivere come cura, perché apre la mente alla causa del disagio e non elimina solo il sintomo.
L’autore strizza l’occhio alle neuroscienze, abbraccia la psicologia cognitiva, accenna al linguaggio della mindfulness e ci invita in maniera olistica a considerare l’uomo in relazione ai suoi limiti e alla loro interpretazione.
Resisto dunque sono è un libro che va consumato, sottolineato, riletto (più volte) e soprattutto usato.
Innumerevoli sono le direzioni che il vostro viaggio di scoperta può intraprendere: vi potreste trovare un giorno a leggere libri di Jon Kabat-Zinn e scoprire il potere salvifico della meditazione e della mindfulness, libri di epigenetica (Bruce Lipton – Biologia delle credenze), le Emozioni distruttive di Daniel Goleman e del Dalai Lama, Lo zen e l’arte della corsa di Larry Shapiro, le Molecole di emozioni di Candace Pert o i Neuroni specchio di Laila Craighero.
Pietro Trabucchi è stato psicologo della squadra olimpica italiana di Sci di fondo alle Olimpiadi di Torino 2006 e per molti anni delle squadre nazionali di triathlon. Ha scalato l’Everest in occasione della spedizione “Everest Vitesse” nel 2005. È l’unico italiano ad aver terminato tutte le edizioni della PTL (la versione più impegnativa dell’Ultratrail del Monte Bianco) e la “Rock and Ice” nell’Artico Canadese.
Ringrazio l’autore per aver scritto quello che stavo cercando.

Simone Lentini

Resisto dunque sono. Chi sono i campioni della resistenza psicologica e come fanno a convivere felicemente con lo stress

Pietro Trabucchi
Editore: Corbaccio
Collana: I libri del benessere
Anno edizione: 2007
Pagine: 200 p. , Brossura
EAN: 9788879729116