Le tribù libiche chiedono aiuto all’Egitto

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LIBIA – Tripoli. 21/10/14. Le tribù libiche insorgono e chiamano in causa l’Egitto.

Adel Faydi Presidente del Comitato del dialogo della comunità libica, sostiene che le tribù cercano e trovarono sostegno illimitato dello stato egiziano sue varie istituzioni, sottolineando che Il Cairo ha le forze politiche che possono influenzare in Libia, e per sostenere il processo politico di transizione di Tripoli. Faydi in una dichiarazione speciale scritta per il settimo giorno di trattative con le tribù, a margine di un incontro tra l’ambasciatore libico al Cairo con una delegazione tribù libiche ha sottolineando che il Qatar, Sudan e Turchia stanno sostenendo le milizie di campagna armata con i soldi e le armi per alimentare il conflitto nel paese, al fine di sostenere un particolare partito dei Fratelli Musulmani. L’Egitto nega qualsiasi operazione militare in Libia. Ha spiegato che il futuro del processo politico in Libia dipende da ciò che questo Comitato riuscirà a fare in termini di procedure che consentano alle tribù di unire la Libia attraverso il dialogo globale, affrontando le organizzazioni terroristiche violente e armate, e che cerca di spingere il paese sull’orlo del baratro. A preoccupare le tribù libiche anche il dialogo avviato dall’Algeria definito come «sospetto» perché le tribù libiche non sono ancora state invitate a partecipare al dialogo, sottolineando ancora che vi è stato il rifiuto delle tribù invitate a partecipare perché l’Algeria non sembra offrire le stesse garanzie di sicurezza che offre l’Egitto. I movimenti del presidente Abdel Fattah Sisi sostengono la stabilità e l’unità e la sicurezza dello Stato libico, lodando il suo ultimo incontro con il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir, in quell’incontro entrambi i paesi hanno confermato di voler sostenere il processori pace in Libia chiedendo alle parti in conflitto di deporre le armi e di impegnarsi in un dialogo per risolvere la crisi nel paese.

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