La Libia dichiara guerra al terrore

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LIBIA – Tripoli. 20/03/14. La Libia ha annunciato che farà la guerra al terrore. Fonte Russia Today. E ha accusato per la prima volta pubblicamente le «organizzazioni terroristiche» affermando che queste sono le mandanti di decine di attacchi e omicidi contro le forze di sicurezza libiche e gli stranieri nella parte orientale del paese. 

 

In una dichiarazione pubblicata sul sito del governo libico oggi, si legge: «Non ci sarà posto per il terrorismo in Libia (…) e dovrebbe essere pronti a imporre una tale battaglia e a fare sacrifici». Tripoli ha chiesto il sostegno della comunità internazionale che dovrebbero sostenere la Libia nella sua azione di: «Sradicare il terrorismo dalla città libiche». Nella dichiarazione si legge che «la nazione deve affrontare organizzazioni terroristiche e il governo dovrebbero mobilitare le sue forze militari e di sicurezza, al fine di combattere questa piaga», spiegando che «le città di Bengasi e Derna (est) e Sirte (al centro) e in altre città  sono nel mezzo di guerra terroristica portata avanti da membri di libici e stranieri». Nella dichiarazione si legge che: «Questi gruppi terroristici hanno superato tutti i valori e calpestato tutte le norme e hanno violato i confini delle leggi e le convenzioni del bene e devastato la vita dei nostri cittadini e le vite dei cittadini dei nostri fratelli e dei cittadini stranieri portando nel nostro paese e nel nostro stato, focolai stigma del terrorismo e la minaccia contro i civili». Il governo ha spiegato che il presidente Abdullah nelle due settimane a decorrere dalla data del licenziamento del suo ex presidente Ali Zidane all’inizio di questo mese sta cercando di ritessere i rapporti con la comunità internazionale: «I Paesi fraterni e amichevoli e la comunità internazionale in generale vede la Libia come un Paese senza credibilità come conseguenza dell’esposizione dei cittadini a omicidi e incapace di combattere il terrore». Il Governo ha ritenuto che «il successo nello sradicare il terrorismo, permetterà ai libici di stabilire uno stato sociale costituzionale dello Stato e lo sviluppo della giusta ed equa distribuzione della ricchezza da parte dello Stato libico, dove ogni goccia di sangue, è il costo più elevato che ci possa essere a dispetto del petrolio e di tutta la ricchezza che da esso può provenire».