La corsa al petrolio libico

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LIBIA – Tripoli 08/11/2013. L’ultima settimana di ottobre ha visto una serie di attività frenetiche che potrebbero essere indice di un vero e proprio trend positivo della situazione generale delle imprese in Libia dopo più di due anni di incertezza.

Insieme ad una serie di nuovi grandi progetti, riporta il Tripoli Post, annunciati il 7 novembre, incentrati sul settore petrolifero e del gas. Gli amministratori della Libyan National Oil Corporation (Noc) hanno ascoltato le preoccupazioni dei governi stranieri e dei rappresentanti delle compagnie petrolifere. L’attività frenetica è iniziata con un incontro del 27 ottobre tra un alto dirigente Noc, Mustafa Snalla, con una delegazione sudafricana. Presenti alla riunione erano top manager della società petrolifera Brega e tra i temi discussi ci sono state le opportunità commerciali del Sud Africa in Libia, tra cui quelle inerenti l’energia e la costruzione di raffinerie. Nello stesso giorno, il Chairman della Noc, Nouri Balrwin si è incontrato con l’ambasciatore degli Stati Uniti a Tripoli, Deborah Jones, e ha parlato del ruolo delle compagnie petrolifere americane in Libia e di come i due paesi potrebbero cooperare nel settore petrolifero. Balrwin ha sottolineato l’enorme potenziale rappresentato dalla Libia valido per gli investitori di tutti i tipi e che il paese ha piani ambiziosi per la costruzione di raffinerie e industrie petrolchimiche e di quanto siano necessari oggi capitali Usa. Per coincidenza è proprio il giorno in cui miliziani Zwara hanno bloccato il terminal Eni di Mellitah. L’ambasciatore Jones ha detto di voler incoraggiare le aziende americane ad investire in Libia e che il suo paese potrebbe svolgere un ruolo nella formazione della forza lavoro nel settore petrolifero. Il ministro del Petrolio Abdulbari al-Arousi si è incontrato a Tripoli il 29 ottobre con il capo del dipartimento relazioni estere di Eni. I due hanno discusso su aspetti della cooperazione tra la Libia e l’Italia nel settore del petrolio e del gas e di un protocollo d’intesa che sarà firmato nel prossimo futuro, su alcuni importanti progetti di sviluppo che l’Eni dovrà eseguire nel paese al più presto. Nello stesso giorno, il presidente della Turkish Petroleum, Bassem Hishiman si è incontrato con il presidente Noc. Al centro dei colloqui la posizione della società e il suo ruolo nel settore petrolifero libico. La società turca ha fatto una serie di scoperte nella parte sud-occidentale della Libia che gli consentirà di esaminare nuovi progetti. La brasiliana Petrobras ha inviato la sua delegazione a Noc il 30 ottobre; della delegazione brasiliana facevano parte, Samuele Miranda, direttore regionale per l’Africa del Nord e Medio Oriente, Charles Ibrona, direttore regionale per l’Asia e l’Europa, e José Fernando Vartaz, il nuovo direttore della Petrobras-Libia. La delegazione ha tenuto una riunione con Nouri Balrwin e altri top manager Noc per discutere dei piani Petrobras e delle attività future nel campo di campo dell’esplorazione. La Noc, nel frattempo, ha annunciato il 31 ottobre la riapertura del terminal di Alhariga vista l’incremento della sicurezza che può consentire le operazioni iniziali di produzione e di carico. Il 30 ottobre, Mustafa Snalla di Noc ha tenuto una riunione con il nuovo console britannico in Libia, David Harris, durante il quale è stata discussa la situazione del petrolio e del gas libico con il ruolo delle compagnie petrolifere britanniche nello sviluppo del settore petrolifero. Tra i temi trattati erano i modi e i mezzi per consentire un ambiente sicuro che incoraggi le compagnie petrolifere a tornare a lavorare in Libia. Il console Harris ha assicurato che il suo governo sostiene e incoraggia le aziende britanniche a tornare in Libia. Per il Tripoli Post, quello che sta succedendo è una “corsa” al petrolio e al mercato libico oltre che ai grandi contratti per la ricostruzione libica.