Tripoli: tratta con i manifestanti

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LIBIA – Tripoli. Il governo nella giornata del 16 dicembre si è impeganto a risolvere i problemi delle compagnie petrolifere straniere. E ieri, 17 dicembre, i rappresentanti degli attivisti Tebu che hanno bloccato la centrale Sarir per due settimane fino a domenica 15, hanno incontrato brevemente con il primo ministro per fargli presente ancora una volta le loro rivendicazioni economiche e politiche per la comunità nel sud – est del paese. 

Prima della riunione c’era stato un intervento politico da parte del ​​ministro della Difesa Abdullah Al-Thinni e del gruppo degli anziani dell’est del Paese che hanno negoziato la sospensione del blocco della scorsa settimana. Aprendo così la strada alle trattative. 

L’incontro, per il Lybia Herald è durato solo 20 minuti che citra come fonte il leader dei manifestanti Tebu, l’attivista dei diritti civili Hussain Aya. «Abbiamo sottolineato ad Ali Zeidan le richieste dei manifestanti e abbiamo reso chiarito la nostra posizione», ha dichiarato al Lybia Herald.

I manifestanti chiedono che la città Tebu di Rebyana sia collegata alla rete elettrica nazionale, che vi sia un consiglio comunale proprio e che venga istituito un consiglio sub- comunale per i distretti Tebu di Kufra, dove, attualmente, tutti i membri del consiglio sono arabi.

Il primo ministro, ha riferito la fonte, ha promesso che le richieste verranno portate in Congresso generale nazionale. Congresso che si è riunito oggi.

Aya ha detto che i manifestanti sono alla ricerca di una risposta da Zeidan da giovedì della scorsa settimana, sempre secondo Aya, le parole del Primo Ministro sono state incoraggianti e sembrano soddisfare le richieste dei manifestanti. Ma ha anche riferito che «gli scioperi continueranno fino a quando non vi saranno misure concrete adottate dal governo che soddisfino le richieste Tebu».