LIBIA. Il GNA è contro le operazioni di Haftar e “schiavo” di Misurata

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La posizione dell’inviato delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamé, è stata messa in discussione in questi giorni. Dopo le dichiarazioni del presidente del Parlamento di Tobruk, anche il portavoce del LNA, generale Ahmed Al Mismari, ha dichiarato che Salamé è diventato parte della crisi e che è venuta meno la sua imparzialità avendo scelto di sostenere uno dei campi della disputa politica libica. 

Gli anziani di Misurata si sono incontrati con il Presidente del Consiglio Presidenziale, Fayez Serraj esponendogli le loro posizioni, in particolare il rigetto della militarizzazione dello Stato e sostenendo le riforme economiche fino ad ora intraprese. Successivamente, è stato sottolineato come i dignitari di Misurata abbiano chiesto a Serraj di smantellare le milizie di Tripoli, sostenere il ministro degli Interni e la zona militare di Misurata. Peraltro Serraj sarebbe stato messo in guardia dal collaborare con il LNA. 

Di fondo, si conferma così la presa della città di Misurata sul Consiglio presidenziale e il GNA. La compagine misuratina guidata da Maitiq, vice presidente del Consiglio presidenziale, e Bashagah, ministro degli Interni del GNA, ha sicuramente posto al centro dell’azione del governo nel 2019 l’eliminazione delle milizie di Tripoli per rafforzare l’autorità del governo sulle zone che controlla, quindi il controllo di Misurata, e il rigetto di qualsiasi accordo con il LNA, soprattutto dopo i recenti avanzamenti nel sud del paese.

A riguardo, le avanzate del LNA nel sud del paese e la messa in sicurezza dell’area soprattutto di Sebha sono al centro delle discussioni politiche. Il Muftì Sadiq al Gharyani ha dichiarato che Haftar ha invaso il sud con mercenari africani e con soldi emiratini e sauditi per prendere la terra, uccidere, saccheggiare, violare santuari e distruggere il resto del sud. Gharyani ha anche denunciato che nessuno dei funzionari delle Nazioni Unite lo abbia denunciato. Secondo Gharyani, con l’invasione del sud, Haftar mira a distruggerlo completamente come successo a Bengasi e Derna. 

Nessuno per ora ha sottolineato come il LNA nelle due città della Libia orientale si sia scontrato con gruppi e movimenti collegati ad Al Qaeda e/o Daesh. Lo stesso sta facendo poi nel Sud del paese con il sostegno delle tribù locali; mentre il GNA, a parte le promesse politiche di Fayez Serraj e Khaled al Mashri, nulla ha fatto di più. 

Redazione